Sembra una classica scena da cartone animato. Un corpo conservato perfettamente, da sembrare quasi vivo, grazie ad un liquido misterioso ed un po’ acido. In realtà è storia concreta e stiamo parlando della migliore conservazione di un corpo degli ultimi millenni. Ma vediamo insieme chi era Xin Zhui e come visse.
Si trattava di una nobildonna cinese della dinastia Han. Xin nacque nel 217 a.C. e morì nel 168 a.C., era moglie di un personaggio abbastanza importante, Marchese di Dai e cancelliere del regno. Ciò le consentirà una vita altrettanto lussuosa della morte. Nella sua tomba infatti si trovavano contenitori di cibo e bevande, vestiti di lino e figure di musicanti e persone in lutto.
Ma arriviamo all’elemento più misterioso della storia: il liquido di conservazione miracoloso. Non ancora identificato, il fluido resta un grande mistero. Si sa solo che Xin Zhui vi era immersa nella sua tomba e che si tratta di una sostanza lievemente acida. In ogni caso questa ha permesso una conservazione a dir poco perfetta.
Organi e vasi sanguigni erano intatti, i peli del naso ed i capelli (insieme ad una parrucca con fermaglio) perfettamente conservati. La pelle era umida ma morbidissima ed i muscoli e le articolazioni talmente intatti da consentire la flessione di gambe e braccia senza causare fratture o altri problemi.
Tutto ciò ha consentito, il 14 dicembre del 1972, di svolgere addirittura un’autopsia sulla mummia. Da questa sappiamo che Xin conduceva una vita abbastanza agiata. La sedentarietà e l’accumulo di grasso le portarono diversi problemi: arteriosclerosi, trombosi coronarica e parassiti interni, oltre a dei calcoli bilari. Nello stomaco e nell’esofago presentava ancora dei semi di melone. Da ciò gli studiosi deducono che morì subito dopo aver consumato un pasto.
Se volete passare a vedere la bella conservata nel sarcofago, ad oggi la sua mummia si trova nel Mausoleo di Mao Zedong, in piazza Tienanmen a Pechino. Una riproduzione si trova anche ad Hunan. Questa è la storia della mummia conservata con una tecnica antichissima ma che farebbe invidia anche a noi moderni.