Per quanto non lo sembri, il sale fu una delle merci più preziose e commerciate nei secoli medievali e moderni. Utilizzato per la conservazione dei cibi, oltre che per il loro condimento, era un elemento imprescindibile per la maggior parte dei popoli. La miniera di sale di Wieliczka è di sicuro uno dei centri di estrazione più grandi al mondo, ed anche il più bello.
La presenza del minerale nell’area fu scoperta nel XIII secolo e da allora sorge un intricatissimo sistema di tunnel e cunicoli profondo circa 327 metri nel suo punto più basso. Se siete già sorpresi, aspettate, il bello deve ancora venire. L’estensione della miniera è di 300 km e si organizza su 9 livelli, con la presenza anche di pozzi, grotte ed una cattedrale.
Nel corso del tempo sorsero anche chiese, cappelle, un lago ed una stazione termale, incredibilmente efficace nella cura di malattie respiratorie. Inoltre i minatori, nel lungo corso dei secoli, si dedicarono anche a scolpire nelle rocce e nel sale stesso delle splendide opere d’arte, come “L’Ultima Cena” di Da Vinci, oggi visitabili grazie a oltre 3 kilometri di percorso turistico.
Dalla sua fondazione fino al 1945, la miniera era gestita da una società estrattiva, la Żupy krakowskie. Durante gli anni della guerra ci fu un occupazione tedesca che però non riuscì ad estrarre il sale grazie alla subitanea reazione sovietica. Dopo questa nefasta parentesi, la miniera rimase attiva fino al 1996.
Il sito è oggi Patrimonio dell’UNESCO, oltre ad essere ufficialmente uno dei monumenti storici della Polonia. Attira oltre un milione di visite annue e non è difficile immaginare lo stupore che crea negli occhi dei visitatori.
La prossima volta che qualcuno vi dice che il sale non è importante ricordategli che in Polonia ci hanno praticamente costruito una città intorno. Se siete assetati di conoscenza e di arte correte a visitarlo, magari vi disseterà, magari no vista la circostanza.