“Gli uomini non possono essere belli ma solo utili”: era questo il pensiero generato durante l’epoca dei lumi. Questi non avrebbero potuto indossare gioielli vistosi, colori sgargianti e decorazioni di sorta, insomma la moda rinascimentale non andava più bene. Preferire colori scuri e abiti semplici, tagli diritti: su questo si sarebbe basata l’idea di una nuova virilità. Ma gli uomini del Rinascimento vestivano decisamente meglio!

Gli uomini del Rinascimento non solo vestivano meglio, ma facevano dei tessuti un vero e proprio linguaggio politico, così come per i gioielli. Potere, status, manifesto politico: trasmettevano con più chiarezza una serie di informazioni e intenti.
Nel XV secolo non si sapeva cosa fossero i pantaloni moderni, ma di certo erano grandi esperti di calze, di ogni colore. Le calze che utilizzavano erano in realtà composte da due parti separate che si allacciavano al farsetto grazie all’impiego di stringhe. Nella parte posteriore e anteriore però questo tipo di struttura lasciava esposta una parte della camicia e delle mutande.

I predicatori delle città iniziarono a lamentarsi, ritenendo che lasciare in bella vista quel tipo di indumenti fosse indecente. Per ovviare a questo problema ci si inventò la braghetta, che ben presto gli uomini iniziarono a usare come tasca. Dalla prima metà del Quattrocento di gran voga saranno le calze solate, coprivano anche il piede e avevano al loro interno una suola – come suggerisce il nome. Questo tipo di indumento fu prerogativa dei benestanti. Addirittura alle calze, che si preferivano strettissime, come alla corte ferrarese, venivano applicate delle perle.
Per i gioielli i signori preferivano i collari, fatti spesso ad anelli, e a volte si indossavano più collari insieme, iniziarono poi ad essere applicati dei ciondoli o delle gemme. Popolari anche gli anelli che si indossavano sulle dita, sulle falangi, e sulle nocche. Una moda che ebbe origine nel XV secolo e continuò nel XVI, fu quella di iniziare a portare le gemme applicate ai vestiti e alle berrette. Quelle applicate alle berrette evolveranno sempre più in vere e proprie medaglie.

Galeazzo Sforza duca di Milano, possedeva un vestito con maniche separate sulle quali un sarto o un orafo aveva apposto 3.000 perle. Vestiti e gioielli divennero parte di quel microcosmo di oggetti e opere che servivano a comunicare quale fosse il proprio ruolo sociale. Insomma la vanità degli uomini del Rinascimento non aveva limiti: oggi non resta che ammirare dipinti e affreschi.