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Una punta di freccia medievale per la libertà dell’Estonia

I ritrovamenti archeologici ci raccontano sempre delle storie o pezzi di esse. Da minuscoli frammenti si potrebbero scrivere pagine su pagine, fino a comporre dei libri. Quello di oggi, una punta di freccia medievale, è uno di questi. Un oggetto così piccolo che parla di libertà dall’oppressione e della lotta del popolo estone.

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Ci troviamo a Lihula, una città dell’Estonia occidentale, nella contea di Läänemaa. Lo scavo archeologico riguardava un pozzo della fine del XIII secolo, o di poco più tardo, di forma circolare e collegato alla storia degli edifici vicini. Una peculiarità riguarda l’utilizzo che se ne faceva: si utilizzava come luogo di distillazione della vodka.

Ma il ritrovamento più interessante, come già accennato, riguarda la nostra punta di freccia, e la storia che ci racconta. La punta risale probabilmente al 1220, cuore della crociata livoniana. Con questo termine si indica il lasso di tempo compreso tra il 1198 ed il 1290. Ben 98 anni di storia intensi, ma delimitati da cosa?

punta freccia medievale immagine pozzo

Il 1198 è l’anno in cui papa Innocenzo III proclama una crociata nei territori della Livonia, ovvero la zona baltica centro-settentrionale. Il 1290 invece è l’anno in cui l’Ordine dei Cavalieri Teutonici riesce a sedare le ultime rivolte scoppiate in quella che è l’odierna Lettonia. Le ragioni della crociata? Semplice: garantire ai pellegrini il passaggio sicuro in Europa Orientale.

Torniamo al ritrovamento odierno e alla battaglia del 1220. In questo anno vi era una guarnigione svedese insediata castello che vi era vicino al pozzo in questione. Le forze estoni che provenivano dalla vicina Saaremaa la assalirono per guadagnarsi la loro libertà e ottennero una delle vittorie più importanti del frangente storico in questione.

punta freccia medievale foto scavi

La punta di freccia, nel fragore della battaglia, probabilmente si spezzò e cadde nel pozzo. Questo però, probabilmente nel XVII secolo, fu interrato e rivide la luce solo in tempi recenti. Negli anni ’90 degli scavi archeologici evidenziarono infatti la presenza di mura e da lì si sviluppò un piano ed un progetto archeologico che oggi ha dato ulteriori frutti.