Tutti conoscono il simpatico orsacchiotto peloso Winnie The Pooh, sicuramente grazie al famosissimo cartone animato. Molto meno nota è la storia reale di un cucciolo d’orso allevato amorosamente dal tenente Harry Colebourn fino a che la prima grande Guerra Mondiale non li separò.
Il tenente, durante un soggiorno a White River, Ontario, incontrò per la prima volta il piccolo amico peloso. L’orsacchiotto era curiosamente al guinzaglio di un cacciatore. Quest’ultimo uccise la madre e spiegò di non poter fare lo stesso con il cucciolo, ancora troppo piccolo, dunque provava a venderlo.
Inutile dire che lo acquistò proprio il tenente. Harry amava gli animali ed aveva studiato veterinaria ad Ontario, per poi trasferirsi nella prateria di Winnipeg, che darà il nome al simpatico orsacchiotto. Il tenente era però parte di un corpo militare e con questo si addestrava. Portò con sé il cucciolo e lo addestrò con cucchiai di miele, spicchi di mele e latte condensato. La notte inoltre dormiva sotto la brandina di Harry. Erano ormai amici per la pelle.
Purtroppo, da lì a breve, scoppiò la Prima Guerra Mondiale. All’epoca i cavalli erano merce importantissima per le battaglie, e altrettanto i veterinari che li curavano. Così i due si dovettero separare. Winnipeg rimase nello zoo di Londra, dove divenne una simpaticissima attrazione, Colebourn andò al fronte.
Nel 1918, al termine del conflitto, Harry era fortunatamente sopravvissuto e andò subito dal suo amico, che ormai giocava con i bambini che potevano tranquillamente oltrepassare il suo recinto e cavalcarlo o accarezzarlo, tanto dolce era il cresciuto orsetto. Non poté però più riportarlo in Canada, come gli aveva promesso, ormai Winnie era l’attrazione principale dello zoo, ed aveva nuovi amici, fra cui Christopher Robin Milne.
Quest’ultimo era il figlio del famoso regista A.A. Milne, che proprio dal dolcissimo orso prese ispirazione per la creazione del personaggio di Winnie The Pooh, fondendo il nome del peloso amico del figlio con quello di un cigno che nutriva ogni mattina. Il resto è poi storia. Tutti noi conoscevamo il simpatico orso ghiotto di miele, ora sappiamo anche da dove nacque la sua storia.