Nell’immenso orologio della storia la società civile è fenomeno molto recente. Prima di questa vi era il regno della natura e la predominanza del più forte all’interno della catena alimentare. Si trattava di un aut aut inevitabile: o si era più forti o si era più furbi. Non vi erano altri modi per sopravvivere all’interno di un contesto in cui si mangiava o si veniva mangiati. Quello di oggi è uno splendido esempio di ben 48 milioni di anni fa.
Si tratta innanzi tutto di un reperto rarissimo: sono solo due i casi conosciuti finora. Quello di cui parleremo oggi è un fossile antichissimo trovato nella cava abbandonata di Messel Pit, nella Germania sud-occidentale. Come detto nel titolo, si tratta di un blocco all’interno del quale vi era un cucciolo di serpente con al suo interno una lucertola preistorica che ingerì un insetto.
Tutta l’importanza della vicenda si rileva nello stupore del paleontologo Krister Smith del Senckenberg Institute. Questi dice, a Michael Greshko del National Geographic: “È stato puro stupore”. Gli archeologi ipotizzano che l’iguana abbia mangiato l’insetto lucente e che, solo due giorni dopo, ricevette lo stesso trattamento da un cucciolo di serpente.
Ma come è morto il serpente? Chiaramente, parlando di quasi 50 milioni di anni fa, non si sa con certezza. Smith e i suoi fanno un’ipotesi che riguarda la natura del luogo. Vicino la fossa di Messel infatti vi era un profondo lago vulcanico. Probabilmente il rettile si avvicinò troppo a questo luogo inaccessibile e i fumi tossici lo avvelenarono o lo soffocarono. Per ucciderlo serviva qualcosa o qualcuno più forte di lui infatti.
Poi, proprio il lago probabilmente, ne consentì la conservazione. Il serpente infatti, una volta morto, scivolò al suo interno e qui venne fossilizzato. Si creò così il secondo Turducken preistorico: queste sorta di matrioske fossili. Il primo esempio di Turducken invece risale a 250 milioni di anni fa e lo ritrovarono dei ricercatori austriaci. In questo caso si trattava di un pesce dentro un anfibio, mangiati a loro volta da uno squalo.
Uno scavo dunque di grandissima importanza storica. La zona della fossa di Messel si conferma inoltre un sito di grandissima rilevanza. Per via della sua natura e dei numerosi ritrovamenti qui ottenuti, ne si parla come della migliore grotta con fossili dell’Eocene, ovvero quella parte di storia antichissima che va da 56 a 34 milioni di anni fa.