Quella di oggi è l’ennesima storia di una cane eroe, il nostro migliore amico a 4 zampe che darebbe tutto per noi. Questa è infatti la vicenda inerente a Taurone, il prode di oggi, che diede davvero tutto, anche la sua stessa vita, per salvare quella del suo padrone dall’assalto di un cinghiale.
Siamo nel III secolo a.C., ben 2.300 anni fa e Zenone, proprietario del nostro protagonista, riceve una visita inaspettata. Un grosso cinghiale gli si para davanti con intenzioni non sicuramente buone. L’opzione “fuga” era impraticabile; lo scontro sarebbe stato sicuramente una disfatta.
Il condizionale è però d’obbligo. C’è una variante da considerare: Taurone, il cane di razza indiana ed estremamente fedele al proprio padrone. Della vicenda rimane un papiro antico tanto quanto la vicenda. Scritto in greco e trovato in Egitto, racconta dell’eroica storia. Quando infatti il cinghiale provò l’assalto a Zenone, Taurone gli si contrappose valorosamente.
Secondo lo scritto, le zanne del cinghiale trafissero il petto del povero cane, rilasciando una feroce bava bianca. Ma l’amore di Taurone era più grande, la ferita era profonda e dolorosa, comunque la resa non era contemplata. Taurone parte allora all’attacco e rende il morso al suo avversario, tenendosi saldamente con le zampe al suo collo.
Il cinghiale capitolò. Taurone vinse. Zenone capì il valore dell’animale che aveva al suo fianco. Purtroppo però la vicenda non ha un lieto fine. L’eroe a 4 zampe non sopravvive allo scontro, lasciando solo il proprio padrone. Quello che non morirà mai sarà il suo ricordo, nella mente e nel cuore dell’uomo che salvò e nei successivi scritti.
Il papiro infatti contiene i versi che ricordano il nostro protagonista e che sarebbero dovuti comparire anche sulla tomba del cane. Di questa purtroppo non c’è traccia, ma l’arcaico testo ci ha tramandato questa bellissima storia di amore di un cane verso il proprio padrone e viceversa. Come sempre dovrebbe essere.