La notizia è apparsa sotto i miei occhi quasi per caso e, incuriosito come sempre, ho cercato informazioni per sviscerare il caso sotto ogni dettaglio. La mia ricerca a tal riguardo ha però evidenziato una sorta di controindicazione, anche abbastanza allarmante. Il complottismo è strisciante e la disinformazione che segue è spaventosa. Un astronauta può trovarsi tra i fregi di una cattedrale del XVI secolo? La risposta è affermativa, e lo è senza disturbare gli amici alieni, i poteri forti, quelli occulti, le classiche sottotrame di cui non siamo a conoscenza ma delle quali dovremmo preoccuparci.
Premessa polemica fatta, passiamo alla vicenda. L’oggetto della mia e della vostra attenzione è la Cattedrale nuova di Santa Maria Assunta dell’Assedio, perla architettonica della splendida Salamanca. I locali la chiamano semplicemente “Catedral nueva” e la considerano (non a torto) una delle più belle attrazioni della città, della Castilla y León e della Spagna intera. Monumento nazionale dagli anni ’70 del XIX secolo, la cattedrale domina incontrastata il paesaggio urbano salmantino. Facile perdersi di fronte ai fregi gotici che caratterizzano le sue porte. Dettagliatissimi, essi lasciano estasiati per la finezza e la cura dietro la loro realizzazione.
In particolare la Puerta de Ramos risplende per molteplicità di sculture e riferimenti religiosi. Tra un santo e qualche scena evangelica, si può scorgere un uomo che sulla testa ha un casco. L’essere – incredibile ma vero – assomiglia proprio ad un astronauta, addirittura munito di tubo per l’ossigeno e tuta pressurizzata. Ma nel 1513, quando Ferdinando II d’Aragona ne ordinò la costruzione, mi sembra che nessuno conoscesse così approfonditamente l’ambito spaziale e le tecnologie ad esso collegate.
Qui si inserisce (in modo anche banale, secondo il mio modesto punto di vista) il complottismo al quale ho accennato. Teorie su civiltà evolute che avrebbero suggerito la realizzazione di quel fregio, come monito del loro passaggio. Ipotesi sull’intervento diretto della mano aliena. Per fortuna (o purtroppo?) non è nulla di tutto ciò.
Negli anni ’80 il municipio di Salamanca diede avvio ad alcuni lavori di restauro. Essi interessarono prevalentemente l’esterno della Catedral Nueva. Ritoccando i fregi, negli spazi vuoti i progettisti pensarono bene di inserire alcuni elementi del nostro tempo, tra cui una lince iberica (a rischio estinzione), la cicogna (l’anno dell’aggiunta combaciava con quello interazionale della cicogna), il discusso astronauta, simbolo dell’era spaziale a noi cara.
Una spiegazione così chiara e limpida non disseterà mai la voglia di chi adora creare casi dal nulla e imbastire questioni fuori dal mondo solo per il gusto di vivere in una realtà alternativa. Ognuno è libero di fare ciò che vuole, ma è bene munirsi di pazienza, spirito critico e conoscenza di base per affrontare i mali dell’epoca contemporanea. Io, tra i tanti, individuo la disinformazione come uno dei più nocivi. Umile parere, ribadisco.