Le cosiddette spade Ulfberht furono tra le più resistenti, performanti, leggere e distruttive create durante il Medioevo. Ad oggi ne conosciamo all’incirca 170 esemplari, la maggior parte delle quali riporta il suddetto marchio, un incisione davvero misteriosa. Attraverso analisi chimiche approfondite, sappiamo indicare il “come” della realizzazione, ma è proprio il fatto di essere entrati in possesso di queste informazioni ad ampliare la portata dell’enigma.
Vi elenchiamo fin da subito quali sono i punti irrisolti attorno ai quali ruota tutta la questione. In primo luogo non ci si spiega come, tra il IX e l’XI secolo, si possa aver dato vita a spade così “perfette”. Con le tecnologie di oggi siamo in grado di replicare il risultato, ma con molta fatica. Per realizzare una spada Ulfberht ci vuole l’impeccabile ed equilibrata unione di diversi metalli, ai quali si aggiunge una precisa quantità di carbonio per arrivare ad un acciaio dalle qualità sensazionali.
In aggiunta, queste fornaci dell’alto Medioevo dovevano raggiungere temperature elevatissime: si parla di 3.000° Fahrenheit. Non c’è documentazione che riporti una tale lavorazione del metallo per la creazione di simili spade. Tutto ciò ci collega alla seconda parte dell’arcano: chi erano i fabbri in grado di realizzare queste spade speciali, così prodigiose da poter competere con le spade in acciaio damascato?
La domanda non conosce risposta, né sappiamo il preciso luogo di produzione. Certo, gli storici hanno fatto qualche ipotesi, scartando fin da subito l’idea che fossero stati gli stessi Vichinghi a produrle: troppo avanzata la tecnica per le conoscenze norrene. Inoltre analizzando la composizione delle lame è stato rintracciato dell’acciaio Wootz, di provenienza asiatica. Molto probabile che sia giunto nel centro e nel nord europeo attraverso il commercio – commercio di abile competenza scandinava.
Il marchio “Ulfberht” potrebbe essere di origine franca. La presenza della croce greca in alcune spade suggerirebbe la fabbricazione delle armi in monasteri sparsi per l’Europa centro-settentrionale. Ma lo ripetiamo: all’epoca – e per molti secoli ancora – non erano presenti tecnologie in grado di replicare delle spade così performanti da un punto di vista qualitativo.
Il ritrovamento di una spada Ulfberht in Bassa Sassonia nel 2012 ha rafforzato una specifica teoria. Si pensa infatti che i materiali utilizzati per la realizzazione delle spade provengano dalle regioni germaniche (forse Renania, quindi Austrasia al tempo). Sono troppi i punti sconosciuti, troppe le ipotesi, pochissime le certezze. Il mistero delle leggendarie spade Ulfberht è destinato a continuare…