Kibyra, o Cibyra Magna, è un’antica cittadina turca, situata nel comune di Gölhisar, ovvero nella parte sud-occidentale della Turchia. Ma cosa ha di così speciale? Questa cittadina ha origini molto antiche ed è conosciuta come la Città dei Gladiatori. La vera notizia però è che la fontana locata a Kibyra ha ricominciato a distribuire acqua potabile ai suoi assetati visitatori…Dopo 2.000 anni!
Secondo Strabone, autore del trattato di geografia più ampio dell’antichità, la regione era colonizzata dai Lidi, indigeni provenienti dall’Asia Minore. Furono proprio questi indigeni a indire la costruzione di oltre 100 stadi; si vede che gli spettacoli erano di loro particolare gradimento. Nell’anno 83 a.C. il generale romano Licinius Murena sconfisse i Lidi e la regione entrò di fatto nel più grande impero dell’antichità.
Ma arriviamo alla splendida e monumentale fontana. Dopo uno scrupoloso lavoro di recupero archeologico da parte di un team di archeologi guidato dal dottor Sukru Ozudogru, emersero 150 frammenti antichissimi, rimessi insieme abilmente come se si trattasse di un puzzle dagli studiosi.
Ciò che ne risulta è un vero e proprio capolavoro: una fontana circolare di 15 metri di diametro e circa 8 di altezza. Dopo la sua costruzione, ben 2.000 anni fa, fu utilizzata per altri 600 anni, per poi incontrare la sua fine, che il team di archeologi decise però essere momentanea. Ora dalla fontana zampilla infatti nuova acqua limpida e potabile.
Fu probabilmente il distruttivo terremoto del 23 d.C. a distruggere l’opera, così come molte altre strutture architettoniche del luogo. Ma in ogni caso, grazie a 68 frammenti originali e 24 blocchi di imitazione creati con la pietra originale, la fontana è ricostruita e perfettamente funzionante. Le vasche portano acqua a 4 diverse zone della città, incredibile ma vero!
La scoperta di numerose arene gladiatorie diede il nome alla città di Kibyra, ma di sicuro la notizia di una fontana che dopo due millenni riprende a svolgere strenuamente il suo lavoro non passa in secondo piano. Quasi certamente scorse tanto sangue nella zona. Oggi però continua a scorrere dell’acqua potabile, ed è meglio così.