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Trovato antico sesterzio nell’Anfiteatro di Volterra

Dagli scavi che si stanno svolgendo presso l’Anfiteatro di Volterra è emerso un antico sesterzio romano. Non che sia il primo sesterzio mai trovato, ma la sua peculiarità risiede nell’imperatore che raffigura. Si tratta infatti di una moneta rarissima risalente all’epoca dell’imperatore Balbino. Forse non uno degli imperatori più noti, ma che dovremmo conoscere per via della sua storia alquanto tragica.

Cosa ci racconta il sesterzio dell’imperatore Balbino?

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Crediti foto: @Pagina Facebook L’Anfiteatro Che Non C’era

Gli scavi presso l’Anfiteatro di Volterra proseguono imperterriti anche con questo caldo (gli archeologi hanno tutto il nostro sostegno). E da questi scavi di questa struttura del I secolo continuano a saltare fuori tracce del passato.

In particolare la moneta in questione è un sesterzio, cioè una moneta romana che, durante la Repubblica romana, era fatta d’argento, mentre durante l’Impero romano era di oricalco, una lega di rame e zinco. Il suo nome deriva dal suo valore originario: valeva due assi e mezzo, cioè “semis tertius” o “metà del terzo”. Col passare del tempo, poi, il suo valore salì a 4 assi.

Se durante la Repubblica romana il sesterzio d’argento veniva coniato solo ogni tanto, ecco che grazie alla riforma monetaria voluta da Augusto, divenne una moneta di più grandi dimensioni e di oricalco. Inoltre su di essi venivano raffigurati i vari imperatori romani.

Arriviamo così al nostro sesterzio di Volterra, quello che si riferisce all’imperatore Balbino. In molti probabilmente non avranno neanche mai sentito parlare di questo imperatore. Il che ci sta in quanto il suo impero durò solo quattro mesi. Balbino, all’anagrafe Decimo Celio Calvino Balbino, fu infatti imperatore nel 178, dal mese di aprile sino al 29 luglio. Accanto a lui vi era anche l’altro imperatore, Pupieno.

Non si sa ancora molto di lui, se non che fosse un patrizio come origini e che fu il figlio, forse naturale, forse adottato (pratica romana molto diffusa all’epoca) di Celio Calvino, il legato in Cappadocia nel 184.

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Crediti foto: @Pagina Facebook L’Anfiteatro Che Non C’era

Fu console per due volte, la seconda nel 213 sotto Caracalla. All’epoca Gordiano I e Gordano II furono proclamati imperatori in Africa. Nel frattempo il Senato romano organizzò una commissione composta da una ventina di uomini, fra cui anche il nostro Balbino, per agire contro l’imperatore in carica Massimino il Trace.

Intanto i Gordiani morirono a causa di Capeliano, un governatore che sosteneva Massimino. Così il Senato decise di eleggere Balbino e Pupieno come imperatori. Solo che le cose per i neo eletti imperatori non si misero subito al meglio. La folla romana, infatti, voleva che un parente dei Gordiani salisse al trono.

I due imperatori provarono a fuggire dal Tempio di Giove Capitolino, ma non ce la fecero. Pertanto, costretti ad accontentare il popolo, fecero diventare “cesare” il giovane Gordiano III, nipote di Gordiano I.

Balbino all’epoca aveva circa 60 anni e aveva i giusti agganci per poter diventare imperatore. Pupieno, invece, era un esperto militare e dunque fu messo a capo dell’esercito, mobilitato per andare incontro a Massimino che arrivava da nord. Balbino, invece, rimase a Roma.

Tuttavia il suo impero, iniziato male, continuò anche peggio. La situazione si fece critica. Due soldati furono uccisi in Senato da due senatori, così il popolo decise di andare contro la Guardia pretoriana che, ovviamente, fece una strage. Ma non solo: durante i tumulti, buona parte di Roma andò a fuoco.

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Crediti foto: @Pagina Facebook L’Anfiteatro Che Non C’era

Nel frattempo Massimino morì, rendendo felice i romani che festeggiarono le teste decapitate del tiranno e del figlio al Circo Massimo, ringraziando anche il co-imperatore Balbino. Intanto Pupieno era tornato a Roma, ma pur essendo vittorioso, cominciò a sospettare che Balbino volesse eliminarlo.

I due iniziarono a vivere in parti opposte del palazzo imperiale. Anche la Guardia pretoriana non li amava molto. Non solo non gradivano due imperatori derivanti dal Senato, ma avevano anche paura che di essere sostituiti dalla guardia germanica di Pupieno.

Così la Guardia pretoriana decise di giocare d’anticipo e attaccò il palazzo imperiale in modo da deporre i due imperatori. Vista la mal parata, Pupieno disse a Balbino che era il caso di schierare la sua guardia germanica. Ma Balbino, temendo un inganno da parte di Pupieno, iniziò a litigare violentemente col collega imperatore.

La lite non finì come vi aspettate. Mentre i due bisticciavano fra di loro, ecco che arrivò la Guardia pretoriana che, in men che non si dica, catturò i due litiganti portandoli al proprio campo. Qui provvide a ucciderli, facendo così diventare Gordiano III imperatore.

E tutta questa storia successe velocemente, nel giro di soli quattro mesi. Ecco perché in giro ci sono così pochi sesterzi di Balbino.