Ancora una volta grazie ad una tecnologia all’avanguardia, a Tonga, nel sud del Pacifico, gli archeologi scoprono un’antichissima città. L’emozione è subito tanta, potrebbe trattarsi di una delle più antiche città e civiltà dell’area contornata dall’Oceano. Spostiamoci allora a circa 12 kilometri dalla capitale Nuku’alofa, nel distretto orientale di Tongatapu.
L’arcipelago del Regno di Tonga è composto da ben 169 isole, immerse in paesaggi naturali mozzafiato e circondati dal blu del Pacifico. Grande protagonista della vicenda è Phillip Parton, dottorando coadiuvato nello studio dai ricercatori dell’Australian National University. La scoperta ha del sensazionale poiché anticipa di sette secoli la precedente datazione circa la civilizzazione dell’area.
I circa 10.000 tumuli mappati grazie a modernissime tecnologie infatti retrodatano l’attività umana avanzata nell’area almeno al 300 d.C. In precedenza si parlava di cronologie vicine all’anno mille. Interessante è dunque cercare di capire come cambiarono gli atteggiamenti umani ed i modelli di vita in seguito a tale nuova datazione.
Le dimensioni delle isole dell’arcipelago di Tonga non sono in effetti ingenti. Parlare di 10.000 tumuli presuppone dunque una grandissima presenza demografica. Si dovette dunque attuare quella che è definita “urbanizzazione a bassa densità“. In parole povere, gli abitanti dell’Isola di Tangatapu svolgevano mansioni diverse e si abituavano a vivere diversificando il loro agire.
Riportiamo dunque direttamente le parole del diretto interessato, Philip Parton: “Siamo stati in grado di combinare la mappatura ad alta tecnologia e il lavoro sul campo archeologico per capire cosa stava succedendo a Tongatapu“. Sottolinea in seguito l’importanza di tali nuove ricerche per comprendere al meglio le prime società dell’area.
In conclusione vediamo la fine che Parton ipotizza abbia fatto il regime di urbanizzazione a bassa densità dell’area. Secondo lo studioso fu l’arrivo degli europei a inserire il sassolino che fece inceppare l’ingranaggio del complesso meccanismo. Ma questa è un’altra storia.