Realizzato tra il 1550 e il 1552 circa, firmato Tiziano, donato a Filippo IV di Spagna. Queste sono le certezze che abbiamo sul ritratto di cui vi parleremo tra poco; ciò che invece non sappiamo (o pensiamo di non sapere) è chi sia il soggetto del dipinto. Procediamo con ordine. Il nome questo quadro ce l’ha ed è “Ritratto di cavaliere con orologio”, ma l’identità di questo sconosciuto cavaliere non è mica tanto scontata.
Per la maggior parte dei critici, l’uomo raffigurato sarebbe l’orologiaio e matematico italiano (naturalizzato spagnolo) Giannello Torriani. Gli elementi che lasciano presupporre tale tesi ci sono, a partire dall’evidente orologio sulla parte destra del quadro. Perché Tiziano avrebbe dovuto realizzare un ritratto dell’orologiaio nato a Cremona?
Il perché è noto in realtà. Su ordine di Carlo V, Torriani realizzò un’opera di ingegneria idraulica in grado di far affluire l’acqua dal fiume Tago verso la città di Toledo. Le capacità di Torriani furono tanto apprezzate dalla corte imperiale spagnola da indurla a commissionare un ritratto. Ma allora la croce di Malta? Perché è lì e cos’ha a che fare con il matematico?
Il mistero prende forma, ed ecco che spuntano fuori altre ipotesi: c’è chi dice che in realtà il cavaliere raffigurato corrisponda all’identità del principe Niccolò Ludovisi, vicerè d’Aragona e Sardegna. Ludovisi fu il precedente proprietario del quadro prima di donarlo al già citato Filippo IV di Spagna. Nonostante la teoria possa tenere sotto alcuni punti di vista, la validità vacilla se pensiamo che i collegamenti tra il principe e Malta sono scarsi.
Un’ipotesi che invece risulta valida se accostata alla questione dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, vede l’uomo identificato con il Gran Maestro Juan de Homedes. Secondo questa narrazione, il Gran Maestro avrebbe chiesto a Tiziano un ritratto quando era anziano, con l’unico desiderio di essere rappresentato nel pieno dei suoi “anni migliori”.
A Malta sono convinti dell’ultima ipotesi presentata, ma la certezza ancora non c’è. Quale che sia la verità, a noi interessa sottolineare un aspetto: a volte un mistero, attraverso le sue mille sfaccettature, è in grado di raccontare tante vicende peculiari, le quali, se poste in relazione, esprimono la sintesi di una grande, meravigliosa, affascinante storia. Tiziano, forse, questo già lo sapeva.