Personaggio machiavellico della corte inglese nominato lord protettore di Inghilterra, riuscì a condizionare il sovrano di uno dei regni più potenti del XVI secolo. Thomas Cromwell non godette di buona fama, prevalendo in lui la spregiudicatezza politica. Eppure dopo la prigionia e l’esecuzione, Enrico VIII lo rimpianse come il più fedele dei suoi consiglieri.
Le notizie sui suoi primi anni di vita sono limitate, ma si sa che ritrovatosi a Firenze senza mezzi di sostentamento venne assunto da una famiglia di banchieri, i Frescobaldi. Divenne un uomo colto e si mise anche al sevizio del cardinale Christopher Brainbridge secondo gli archivi Vaticani. Alla morte del cardinale tornò in Inghilterra e avviò la sua carriera da politico. Cromwell finì con il far parte del Parlamento Riformato di Enrico VIII ed ebbe un ruolo fondamentale nella Riforma Anglicana del paese. Emanato l’Atto di Supremazia nel 1534, il consigliere ebbe piena autorità e procedette alla dissoluzione dei monasteri inglesi a partire dall’anno seguente.
La soppressione dei monasteri su territorio inglese durò circa quattro anni. Questa operazione non deve essere vista come diretta propagazione di effetti luterani, poiché ancora non esisteva una chiara differenza dottrinale tra chiesa Anglicane e Romana. Ciò che accade, la perdita di potestà del papa sui territori inglesi, si pone su un piano diverso.
L’anglicanesimo prese un’inclinazione protestante in seguito. Intanto emanate le leggi per ridimensionare il potere della chiesa, si pose fine al controllo dei testamenti, delle sepolture, si irrigidì il diritto di asilo. La confisca delle terre può essere intesa sia come simbolico distacco dalla Chiesa Romana, inizio di una nuovo giurisdizione. Soprattutto anche come opportunità economica di risanare i debiti della corona.
Non solo, così facendo eliminava fortini della resistenza cattolica nel paese e assumeva il controllo. Incaricò così sir Thomas di fare visita a tutti i monasteri e le abbazie sull’isola al fine di rendere edotti i religiosi sulle nuove regole da seguire e per inventariare i loro beni. Grande fu la costernazione degli ecclesiastici di fronte a un visitatore laico, ma successivamente a lui si sostituì una commissione.
I membri di questa recapitavano delle relazioni a Cromwell nelle quali puntualmente si scoprivano illeciti e scandali. Nel 1536 il Parlamento emanò la prima legge che rendeva effettive le confische riguardava i monasteri con rendite inferiori alle 200 corone d’argento, si procedette così a inglobare i rimanenti monasteri. Coloro che si opponevano venivano messi a morte, la fama della corruzione dei monaci cresceva esponenzialmente, ma i risultati sperati non arrivarono. Il movimento di denaro prodotto dalle confische non eguagliava le aspettative.