Grazie agli scavi condotti dal Pontificio Istituto di archeologia cristiana, riemerge a Stalettì, in Calabria, un’importantissima Villa Romana. Si tratta di un vitale ritrovamento perché potrebbe condurre al rinvenimento del Vivarium, il monastero istituito da Cassiodoro e che conterebbe la famosa biblioteca della pace cristiano-pagana.
Situato sul golfo di Squillace, Stalettì è un comune calabrese di poco più di 2300 abitanti. Ha sicuramente origine romana, come testimoniato dai numerosi reperti ritrovati nel suo territorio. Sulla via principale del paese, Via Grande, vi erano addirittura delle antiche fornaci per la calce e una torre di guardia. Di sicuro il ritrovamento è importante ma non totalmente inaspettato.
Come preannunciato in apertura però, la vivacità e l’entusiasmo dato del ritrovamento è legato ad una contingenza: il Vivarium di Cassiodoro. Parliamo di un politico, letterato e storico romano, che visse sotto gli Ostrogoti, ovvero un regno romano-barbarico del V secolo d.C. Tale Vivarium pare fosse un importante monastero con un peculiarità già annunciata in precedenza, la sua biblioteca.
Quest’ultima era una sorta di biblioteca della pace perché cercava di conciliare la cultura pagana e quella cristiana, cosa abbastanza difficile per il complesso periodo. Già durante quest’ultimo ciclo di scavi emerse parte del complesso del termale e infine si giunse a questa splendida struttura. Se risultassero tutti collegati all’ambito Vivarium sarebbe un colpaccio per l’archeologia e per la storia calabrese
La Villa, secondo quanto afferma uno studioso del Pontificio Istituto, ebbe una vita molto lunga prima di finire, probabilmente, tra le proprietà di Cassiodoro. Nel 2021 cominciò il processo di beatificazione di tale personaggio storico che cercò sempre di mediare e pacificare qualsiasi scontro si venisse a creare tra la cultura e religione cristiana e quella pagana, che non erano assolutamente pochi.
La ricerca di prove che corroborassero la sua fama sanctitatis conduce dunque alla scoperta odierna avvenuta in Calabria. Si tratterebbe, se davvero conducesse al Vivarium, di una delle scoperte archeologiche più importanti degli ultimi tempi avvenuti in questa regione della Penisola. Non ci resta che aspettare e sperare in notizie positive!