L’antica Roma non era tanto diversa dagli eserciti moderni per quanto riguarda la questione delle onorificenze militari. Certo, noi diamo medaglie, loro concedevano corone, ma è il gesto a contare, non la sostanza. Aprendo le finestre su un argomento simile, sorge spontanea la domanda: abbiamo eventuali notizie sul legionario che più si è distinto, per numero di onorificenze ottenute, nell’intera storia di Roma? La risposta è sì e il nome del nostro uomo è Spurio Ligustino.
Spurio Ligustino nasce nell’Italia centrale, sull’Appennino Sabino. La sua è una povera famiglia di contadini e fin da giovane si avvia alla carriera militare. Ligustino è il classico ragazzo che ha voglia di spaccare il mondo, pieno di energie, volenteroso oltre misura. Giovanissimo, entra nelle fila dell’esercito repubblicano…Peccato lo faccia durante gli anni in cui Annibale si diverte a scorrazzare per la penisola mettendo a ferro e fuoco tutto ciò che osa mettersi di traverso.
Nella sfortuna generale un piccolo colpo di fortuna. Sì, perché se oggi vi raccontiamo questa storia c’è un motivo ben preciso: il soldato sabino combatté in Macedonia, contro l’esercito di Filippo V. Quest’ultimo era alleato dei cartaginesi e per evitare che le due forze si unissero, Roma fu impegnata in una seconda campagna oltre a quella principale durante la seconda guerra punica (218 – 202 a.C.). In poche parole Ligustino evitò il disastro di Canne del 216 a.C.
Durante le guerre macedoniche Spurio si fece un nome per via delle sue abilità sul campo e per il coraggio da leone che aveva dimostrato contro le falangi macedoni. I superiori lo elevarono a centurione. Una volta smobilitato, nel 195 a.C. l’esperto soldato si recò volontario in territorio ispanico, facendosi notare ancora una volta. Qui vi rimase fino al 191 a.C., ovvero quando partì volontario per la Grecia.
In territorio ellenico, Spurio Ligustino combatté contro la Lega Etolica, alleata di Antioco III di Siria. Lo scontro decisivo si tenne alle Termopili. Le legioni romane riportarono una schiacciante vittoria, ma era difficile pensare al contrario con uno scatenato Ligustino tra le propria fila. Quest’ultimo, mai domo, partecipò ad altre due campagne ispaniche, sotto Quinto Fulvio Flacco (181 a.C.) e poi con Tiberio Sempronio Gracco (180 a.C.). Queste campagne, naturalmente di successo, furono il coronamento di 22 anni di glorioso servizio prestato per la Repubblica romana.
Gli alti vertici romani gli riconobbero tutti i trionfi del caso, menzionandolo per ben 34 volte per il valore in combattimento; ricevette 6 corone civiche, gli onori della “vittoria” romana e infine il titolo più importante di tutti, quello di “Primus Pilus” della legione. Tale onorificenza era il più alto grado che si potesse conferire ad un soldato semplice. Sopra il Primus Pilus vi erano solo il legato legionario, il prefetto e il tribuno. Mica male il nostro Spurio.