La storia del popolo spartano è connaturata alla guerra e all’onore. Celebre è la frase detta dalle madri ai figli soldati in procinto di partire per la guerra: “Torna con questo o su questo“, riferito ad uno scudo. Non ci si arrendeva mai, si moriva o si vinceva. Questo almeno nel 99% dei casi. Oggi parleremo proprio di quel 1%, della battaglia di Sfacteria, l’unica della storia in cui i lacedemoni si arresero.
Il contesto è quello della Guerra del Peloponneso, condotta tra il 431 ed il 404 a.C. fra Atene e Sparta. Per dirla con le parole di Tucidide, principale fonte al riguardo, “questo è stato il più grande sommovimento che sia mai avvenuto fra i Greci” e, nel 425 a.C. la situazione era a dir poco complicata. Proviamo a delinearne brevemente i contorni geografici e storici.
Atene, uscita vittoriosa dalle Guerre Persiane, andava progressivamente allargando il proprio dominio, fino a minacciare pericolosamente i territori Spartani. Proprio mentre si recavano, sempre per questioni belliche, in Sicilia, degli opliti ateniesi trovarono rifugio sulle coste del Peloponneso. Quelle erano le terre dei Messeni, popolazione sotto il giogo di Sparta ma sempre pronta a rialzare la testa contro le angherie lacedemoni.
Poco a largo di tale costa si trovava una lingua di terra nota come Isola di Sfacteria, che chiudeva la baia. Gli spartani cercano una manovra a tenaglia, mossa molto comune in guerra. Una parte arriva da terra, l’altra occupa l’isola. Gli ateniesi, accerchiati, stavano già fortificando l’altura di Pilo, fatto inaccettabile per Sparta. Il nemico non poteva e non doveva avere fortificazioni sul loro territorio.
Il tempo passa e le cose vanno abbastanza male per entrambi i fronti. Gli spartani perdono uomini e terreno, gli ateniesi hanno problemi di approvvigionamento. Un incendio inoltre brucia gran parte della vegetazione circostante e gli ateniesi riescono a vedere quanto esiguo era il contingente spartano: non restava che attaccare. Un centinaio di spartani cade in mano nemica, anche grazie all’aiuto di un comandante messeno offerto ad Atene.
Il contingente spartano chiede allora indicazioni alla città. La risposta è tipica di Sparta: “Sparta ti ordina di prendere la tua decisione, sii sempre onorevole“. Il contingente allora scelse quello che nessun altro lacedemone scelse mai. La prima ed unica resa della storia spartana avveniva nel Peloponneso.