Manuela ChimeraLui si chiama Thorin ed è uno degli ultimi uomini di Neanderthal. Ebbene, gli scienziati sono riusciti finalmente a sequenziare il suo DNA, scoprendo cose veramente affascinanti. Su di lui, uomo preistorico, non su Thorin Scudodiquercia.
Ok, smettete per un attimo di pensare al Thorin interpretato da Richiard Armitage nella trilogia de Lo Hobbit. Anche se, a dire il vero, il nome che è stato dato a questo uomo di Neanderthal deriva proprio da Lo Hobbit di J.R.R. Tolkien: è stato chiamato così in suo onore.
Cosa è emerso dal DNA di Thorin, l’uomo di Neanderthal?
Thorin è considerato uno degli ultimi uomini di Neanderthal ad aver mai camminato sulla Terra. Dal sequenziamento del DNA sono emersi dati affascinanti, come il fatto che apparteneva a una stirpe finora sconosciuta e rimasta isolata per 50mila anni.
La scoperta di Thorin risale al 2015: il suo scheletro è emerso nelle Grotte Mandrin, nella valle del fiume Rodano, nella Francia meridionale. Si pensa che sia vissuto 42mila anni fa, vicino, dunque, alla scomparsa dei parenti più prossimi dell’Homo sapiens.
Di lui gli archeologi hanno recuperato denti e parte del cranio, ma tanto è bastato per effettuare le analisi del genoma. In uno studio pubblicato da pochissimo sulla rivista Cell Genomics, il team di ricercatori guidato da Ludovic Slimak del Centro di Antropobiologia e genomica di Tolosa, in Francia, si è parlato nel dettaglio di Thorin e della sua stirpe.
A dire il vero Slimak aveva già ipotizzato in precedenza che i resti di Thorin fossero diversi da quelli di altre popolazioni trovate nelle regioni vicine. Questo perché gli utensili in pietra trovati avevano uno stile differente.
L’analisi del DNA ha confermato la sua tesi: Thorin e la sua gente hanno trascorso in isolamento qualcosa come 50 millenni, senza mai scambiarsi neanche un singolo gene con le altre popolazioni locali di Neanderthal.
L’analisi del DNA ha confermato come Thorin fosse un maschio. Ma non solo: dal genoma è emersa un’elevata omozigosi genetica, cosa che spesso indica fenomeni di consanguineità recenti, senza nessun gene relativo ad altre popolazioni.
I risultati parlano di un gruppo di piccole dimensioni e di un isolamento genetico sul lungo termine per quanto riguarda la gente di Thorin rispetto ad altre popolazioni di Neanderthal dello stesso periodo.
Usando tecniche di datazione al radiocarbonio e l’esame degli strati geologici della grotta, il team ha scoperto che Thorin è morto fra 52mila e 42mila anni fa. Quello che ancora non è chiaro, però, è il busillis sul quale gli studiosi continuano ad arrovellarsi: cosa ha portato all’estinzione dell’uomo di Neanderthal? E come è avvenuto tale processo?
