Incastonati all’interno del territorio della Repubblica Italiana sussistono ancora oggi due microstati: San Marino e la Città del Vaticano. Tuttavia, stando a quanto sostengono alcuni, bisognerebbe aggiungerne un terzo: il principato di Seborga. Questo piccolo borgo in provincia di Imperia, in Liguria, rivendica la propria indipendenza dallo Stato italiano. Ma procediamo con ordine.
Prima dell’unificazione italiana, Seborga era sede di un piccolo staterello alle dipendenze dell’Abbazia di Lerino, situata in Provenza, nella Francia meridionale. Le sue origine non sono ben chiare, vista la natura dubbia della documentazione più antica oggi disponibile. In ogni caso, tale piccolissimo feudo costituiva un’enclave francese all’interno del territorio della Repubblica di Genova, che non riuscì mai ad imporvi la propria autorità.
Nel corso del Seicento, il principato di Seborga riuscì per un breve periodo a coniare moneta. Si trattava, però, di un’imitazione del luigino d’oro francese, valuta a quel tempo assai diffusa e di alto valore. Nel 1729 il principato di Seborga entrò a far parte dei domini di casa Savoia, venendo acquistato da Vittorio Amedeo II. Durante la parentesi napoleonica, il borgo fece parte della Repubblica Ligure prima e dell’Impero Francese poi. Nel 1815 fu annesso al sabaudo Regno di Sardegna e quindi, nel 1861, al Regno d’Italia.
A partire dagli anni cinquanta del XX secolo, alcuni cittadini di Seborga cominciarono a rivendicare l’indipendenza dall’Italia, ritenendo non valida l’annessione da parte dei Savoia e quindi la successiva entrata a far parte dello stato unitario italiano. A capo del movimento indipendentista si pose Giorgio Carbone, eletto dai cittadini seborghini a principe di Seborga con il nome di Giorgio I. Costui imbastì anche un vero e proprio governo autonomo, iniziando a coniare una moneta propria (chiamata luigino in ricordo della valuta seicentesca) e ad emettere francobolli, documenti e targhe proprie, ovviamente privi di valore legale.
Nel 1996 si giunse a proclamare l’indipendenza formale, mai riconosciuta dall’Italia, che mantiene la giurisdizione formale su Seborga. Il Comune di Seborga, tuttavia, non si è mai opposto a tali iniziative, ritenendole utili ad incentivare il turismo nel borgo. Nel 2005, infatti, il principe Giorgio I comparve in un documentario della BBC intitolato How to start your own country (Come creare la tua propria nazione).