Intrigante scoperta nel castello di Kenilworth, nel Regno Unito. Qui gli archeologi hanno trovato ben otto pietre da catapulta medievali, proprio al di fuori delle mura del maniero. Si pensa che tali pietre siano collegate al regno di re Enrico III, più nel dettaglio quello che rimanere di un assedio.
La storia delle pietre da catapulta e Enrico III
Secondo quanto riferito da English Heritage, un’organizzazione che sovrintende ai siti storici in Inghilterra, queste otto pietre da catapulta, “perfettamente conservate”, risalgono al XIII secolo. Pare che siano state lanciate da catapulte durante l’assedio del castello di Kenilworth, assedio rientrante nella più ampia guerra civile che ebbe luogo in Inghilterra nel 1266.
In particolare questo è considerato uno degli assedi più lunghi dell’Inghilterra. I ribelli riuscirono a mantenere il controllo del castello per ben 172 giorni di fila. Il conflitto era iniziato come una lotta fra re Enrico III e i suoi nobili, guidati dal cognato, custode del castello.
Anche dopo che il cognato morì (ucciso, fra l’altro), i ribelli non si arresero e continuarono a combattere per tenere il castello. Così le forze di Enrico III presero d’assalto i terreni circostanti, anche perché quella, all’epoca, era una delle fortezze più grandi del regno.
Da qui il collegamento fra le pietre da catapulte e l’assedio del 1266, grazie anche al fatto che, negli anni ’60, da uno scavo archeologico nel castello erano emersi reperti similari. Le pietre in questione variano come dimensioni: la più piccola pesa 1 kg, mentre la più grande pesa 105 kg.
Scagliate con la potenza di una catapulta contro le mura e gli edifici del castello, erano in grado di causare gravi danni.
Oltre alle pietre da catapulta, le mura furono prese d’assalto ed espugnate grazie a qualcosa come 60mila dardi da balestra. Tuttavia anche i ribelli avevano armi e catapulte, quindi non è ben chiaro da dove provenissero le pietre trovate.
In effetti i registri mostrano come i ribelli distrussero una delle torri d’assedio in legno di Enrico III, torre che ospitava qualcosa come 200 balestrieri, con un singolo proiettile ben mirato. Tuttavia alla fine i ribelli ebbero la peggio: la fame e le malattie li costrinsero a cedere armi e castello al re il 13 dicembre 1266.