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Scoperta accidentale in Sardegna: trovata antica necropoli punica

Sei un operaio, ti trovi a Sestu, in Sardegna, e stai scavando semplicemente per costruire delle condutture del gas. Ordinaria amministrazione fino a quando, del tutto inaspettatamente, ti trovi davanti a una necropoli punica risalente al IV-III secolo a.C. Questo è quanto accaduto da pochissimo sull’isola.

Cosa sappiamo della necropoli punica di Sestu?

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Crediti foto: @Porrà

In passato, sappiamo per certo che Cartagine estese la sua influenza nella Sardegna meridionale. I cartaginesi, infatti, volevano ottenere sia le risorse minerarie dell’isola, sia quelle delle fertili pianure del Campidano. Nel 509 a.C., infatti, la zona meridionale e quella centro-occidentale della Sardegna erano nelle mani di Cartagine. E questo fino al 238 a.C., quando l’invasione romana trasformò la Sardegna e la Corsica in una provincia di Roma.

Quindi è più che possibile che, scavando in quelle zone, ogni tanto salti fuori qualche reperto cartaginese. Così è stato anche questa volta. Gli operai, infatti, stavano lavorando all’installazione della nuova rete di condutture del gas a Sestu. Ma ad un certo punto hanno trovato un’anfora. Così hanno subito applicato i protocolli del caso che prevedono di fermare i lavori e allertare le autorità locali dell’Ispettorato archeologico.

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Crediti foto: @Porrà

Arrivati sul posto, gli archeologi hanno riportato alla luce un totale di sei anfore, fra l’altro ben conservate. Suddette anfore contenevano resti umani. Accanto ad esse, poi, erano presenti ceramiche collocate in fosse scavate nella roccia.

Gli archeologi hanno spiegato che la pratica di seppellire i defunti in anfore è chiamata Enchytrismos. Inoltre erano riti funebri solitamente applicati ai neonati e ai bambini piccoli. Enrico Trudu, archeologo specializzato proprio nell’epoca fenicio-punica, ha riferito che, nonostante gli scavi siano ancora in corso, il complesso appare riferibile a una necropoli punica.

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cristianocani, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

In particolare, le sei anfore contenevano ossa umane, alcune delle quali appartenenti a bambini. Tuttavia altre erano chiaramente ossa di adulti. L’ipotesi è che risalgano al IV-III secolo a.C.

Purtroppo c’è una nota dolente: la necropoli si trova sotto una strada moderna ed è tutta circondata da edifici commerciali e industriali. Appare dunque impossibile riuscire a riportare alla luce tutta la necropoli, visto che probabilmente, in parte, si trova sotto questi edifici. Quello che adesso gli archeologi faranno è cercare di esaminare e preservare tutto ciò che è stato trovato.