Meglio conosciuta come Santa Sofia o Hagia Sophia, sorge sopra dei templi precedenti ad opera di Giustiniano il 23 febbraio 532. Ma sulle sue origini gli studiosi hanno opinioni contrastanti. Alcuni sostengono che fu Costantino I a ordinare la costruzione di questo tempio e fu suo figlio a portarlo a termine. Poi, con Teodosio II, si eresse un nuovo tempio sui resti, inaugurato due anni dopo il disastro che aveva colpito il precedente. Ma questo edificio ebbe vita breve, bruciò durante i disordini di Nika, una ribellione popolare iniziata da divergenze tra fazioni rivali delle corse dei carri che quasi pose fine al regno di Giustiniano I.
il 23 febbraio 532 Giustiniano ordinò la costruzione di un nuovo tempio che sarebbe diventato il più grande del mondo per diversi secoli e, come se non bastasse, fu eretto a tempo di record. Cosa che gli europei avrebbero voluto emulare secoli dopo nella costruzione delle loro basiliche, poiché si terminò in soli 5 anni. “Salomone, ti ho sconfitto”, disse Giustiniano entrando nella basilica appena eretta. Parole che Procopio di Cesarea racconta nelle sue opere alludendo al primo tremolo che proprio Salomone eresse a Gerusalemme. Ma non c’è da stupirsi, visto che non si risparmiò sui mezzi e si fecero arrivare i migliori materiali dai luoghi più remoti dell’impero.
Nei suoi quasi 1500 anni di vita, Santa Sofia ha subito catastrofi di ogni tipo, restauri, ampliamenti e modifiche. Il passare del tempo, i numerosi terremoti che hanno colpito la regione e quelli previsti sono i suoi peggiori nemici. Il gioiello gradualmente si trasformò in moschea, aggiungendo minareti, coprendo con il gesso i simboli cristiani e aggiungendo quelli islamici, come il mihrab, che indica la direzione in cui pregare
Poi Mustafa Kemal Ataturk, il padre della Turchia moderna, che lo trasformò in un museo che mostrava la natura laica della neonata repubblica. Ma solo 85 anni dopo la riconvertirono in Moschea.