Quand’è che si attraversa il confine della fede e si entra in quello della patologia? Il professor Rudolph M. Bell, docente di Storia Medievale, se l’è chiesto nel suo libro ”La santa anoressia. Digiuno e misticismo dal Medioevo ad oggi”. In questo lavoro di ricerca il Professore esamina le analogie tra l’anoressia e le scelte di fede di varie figure religiose. Tra queste abbiamo molte sante protagoniste della Storia Medievale e Moderna, come Santa Caterina da Siena, Santa Chiara d’Assisi e Angela da Foligno. Tra queste una delle figure più controverse è certamente la Santa Senese. Una donna che fu assoluta protagonista del suo tempo e che ebbe un ruolo molto attivo nella disputa che animava l’Italia nel periodo della cosiddetta ‘Cattività Avignonese’.
Fu un personaggio assolutamente unico nel suo genere. Fin da molto piccola, secondo i suoi cronisti, iniziò a coltivare un rapporto privilegiato con Cristo. La sua propensione al misticismo si manifestò quindi in un’età assai prematura, cosa che già a partire dai 7 anni di età la spinse ad iniziare a praticare dei piccoli digiuni. Avrà per tutta la vita un rapporto molto complesso con il cibo. Quando il suo confessore e i suoi genitori proveranno a costringerla a mangiare le si opporrà con tutte le forze, arrivando anche a vomitare quanto ingerito. Era convinta che, così facendo, avrebbe salvato le anime dei suoi cari dal male.
Il percorso monacale di Santa Caterina da Siena inizia a 16 anni, età in cui entrerà nell’ordine delle suore mantellate domenicane. La donna, con il passare degli anni, arriva a costruire un rapporto sempre più stretto con il suo Cristo. Tanto da definirlo, nelle sue lettere, suo marito. Quando la Santa invierà delle lettere al Papa per invitarlo a tornare in Italia dirà che Cristo, il suo sposo. Gesù non approva questo comportamento da parte del Santo Padre e la Santa ammonisce che questo non sia buono neanche per la sua anima. Nonostante si tratti di una Monaca fu molto attiva sul piano istituzionale, soprattutto ebbe molto a cuore il ritorno del Papa a Roma.
Nel frattempo la donna continuava a praticare dei lunghi periodi di digiuno, rifiutandosi di mangiare anche quando il suo fisico risultava totalmente debilitato. Morì a soli 33 anni a causa delle sue condizioni fisiche al limite.