Il detto “non tutti i mali vengono per nuocere” trova in questi giorni un esempio molto pratico e virtuoso. Nel cantiere del Viale dei Gladiatori, dove il comune romano lavorava da tempo per risolvere i problemi della rete idrica della zona, è emersa una Villa romana dell’età repubblicana. Si tratta di un ritrovamento molto importante anche per via dei numerosi reperti antichi rinvenuti.
I lavori di copertura dello Stadio Olimpico, negli anni ’90, costarono cari alla zona residenziale vicina in quanto piantare dei pali nel terreno causò dei danni alle condotte dell’acqua. Col senno di poi possiamo dire che molto male non fecero. La Villa in questione infatti è un importantissimo rinvenimento tutto da scoprire.
La struttura parte dalle pendici di Monte Mario ed arriva fino al Tevere. Si trattava di una tenuta aristocratica dell’età repubblicana, utilizzata poi a lungo anche nei secoli seguenti. Stiamo parlando di circa 2.000 anni fa. Ma, come anticipato in apertura, le sorprese non sono finite qui. All’interno della villa vi erano anche altri importanti reperti del IV secolo a.C.
Si tratta di frammenti di buccheri, ovvero delle ceramiche etrusche nere e lucide, vasi, marmi colorati ed altri utensili di utilizzo quotidiano. Alessio De Cristofaro, archeologo della soprintendenza capitolina, spiega che il sito era già stato spoliato in precedenza e che i reperti furono già trovati dai romani, che li conservarono nella Villa.
Secondo gli esperti inoltre l’abitazione subì dei lavori di ristrutturazione intorno al II secolo d.C. Questi aggiunsero alla struttura un portico sul fiume, frequentato almeno fino al VI secolo d.C. Sempre De Cristofaro spiega poi che c’è un buco nella documentazione e negli studi fino alla prima età rinascimentale, quando la Villa potrebbe essersi connessa con l’edificazione di Palazzo Madama.
La Soprintendenza ed il comune della Capitale ora lavorano insieme e pare ci sia un comune accordo sul proseguimento congiunto dei lavori. Insomma, tutto è bene quel che finisce bene. Speriamo solo di poter visitare quanto prima la Villa e continuare a respirare tutta la storia che Roma trasuda.