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lorica romana

Restaurata un’antica lorica romana

In Turchia il Ministero della Cultura e del turismo ha guidato un importante progetto di restauro di un’antica lorica romana squamata. Si tratta dell’unico esemplare finora ritrovato di armatura legionaria romana appartenente al modello “lorica squamata”. Risale a 1.500 anni fa ed è stata trovata nell’antico sito di Satala a Gümüşhane durante gli scavi avvenuti nel 2020.

Questa è una lorica romana squamata

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Crediti foto: @IHA

Una volta scoperta nel sito di Satala, l’armatura è stata rimossa grazie all’aiuto dell’Ankara Regional Laboratory in modo da essere trasportata nel 2021 presso l’Erzurum Restoration and Conservation Regional Laboratory. L’Università Ataturk di Erzurum ha poi eseguito analisi dettagliati, fra cui anche raggi X e TC,in modo da esaminare più precisamente il ritrovamento.

Secondo quanto riferito dal ministero, l’armatura risale al tardo periodo romano. Fortunatamente l’armatura era quasi intatta e il meticoloso lavoro di restauro l’ha riportata all’antico splendore.

Ogni singola piastra è stata esaminata, catalogata e riportata alla sua forma originale. Successivamente i ricercatori hanno assemblato l’armatura su un manichino, in modo da valutare anche visivamente come calzasse.

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Crediti foto: @IHA

In epoca romana le armature dei legionari solitamente non erano realizzate su misura per i singoli soldati. Era più che altro riparate e riutilizzate continuamente a seconda delle necessità. Quelle ormai oltre ogni possibilità di riparazione erano fuse e riutilizzate, motivo per cui oggi è difficile trovarne qualcuna.

Questa lorica squamata, nota anche come armatura a scaglie, era assai usata dai soldati romani ed era indossata prevalentemente da soldati di rango superiore, fra cui ufficiali, portabandiera, “trombettieri” e alcune unità di cavalleria.

A differenza della più nota lorica segmentata, composta di placche rigide, la lorica squamata era formata da piccole e numerose scaglie di metallo sovrapposte, cucite su un supporto di tessuto o pelle. Ciascuna scaglia, realizzata in bronzo o ferro, aveva dei piccoli fori che permetteva di legarla o cucirla in file sovrapposte.

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Questo metodo di costruzione forniva un particolare equilibrio fra protezione e flessibilità, permettendo a chi la indossava di avere notevoli capacità difensive abbinate a una maggior libertà di movimento.

Il design dell’armatura, poi, la rendeva molto adattabile a diversi ruoli nell’esercito romano. Tuttavia questa estrema flessibilità aveva anche uno svantaggio: il costo. Richiedeva, infatti, una manutenzione costante e attenta in modo da prevenire danni e ruggine. Inoltre le numerose scaglie la rendevano alquanto pesante.