Dopo settimane di scavi nei pressi della piazza principale di Přerov, cittadina situata in Moravia, Repubblica Ceca, gli archeologi hanno rinvenuto un manufatto millenario in grado di suscitare curiosità e interesse. Ma di cosa si tratta esattamente? A spiegarlo sono gli esperti del Museo Comenius di Přerov, diretti interessati nella vicenda perché partecipanti all’indagine archeologica.
Gli operatori scavano nella regione da un paio d’anni, con l’intento di riscoprire parti di un passato non proprio chiarissimo, contraddistinto da più ombre che luci a dir la verità. Tra il X e l’XI secolo, il villaggio di Přerov era uno dei riferimenti amministrativi locali, almeno tra quelli presenti lungo il fiume Bečva.
Il paese era importante anche per un’altra ragione: attraverso esso si apriva la strada verso una piazzaforte oggi scomparsa. Insomma, il luogo aveva un certo peso, ma il suo trascorso è lacunoso. Ecco che intervengono gli archeologi, nel tentativo di colmare quei vuoti.
Come anticipato, gli scavi nell’area di Upper Square hanno permesso agli addetti di scovare uno strano oggetto oblungo, inizialmente ambiguo. Il reperto era circondato da frammenti di ceramica, terra e pietre, nient’altro. Le analisi in laboratorio però hanno immediatamente spazzato via ogni dubbio o perplessità. Il manufatto millenario, risalente all’XI secolo, non è altro che un pattino osseo, realizzato grazie alla lavorazione di uno stinco di cavallo.
Sull’oggetto sono presenti due fori, su entrambi gli estremi. Attraverso questi fori passava quasi certamente una cinghia, legata a sua volta ad una scarpa o ad una slitta. L’ipotesi della slitta è plausibile solo nel momento in cui coesistano più pattini simili a quello ritrovato Přerov. Ragion per cui è maggiormente valida la teoria del pattino singolo.
Intervenendo a Radio Prague International, l’archeologo Zdeněk Schenk, responsabile degli scavi, ha sottolineato un aspetto inerente l’utilizzo del manufatto: “Invece di pattinare, le persone si trascinavano sulla superficie ghiacciata con l’aiuto di un bastone o due. Attaccavano anche le lame (pattini, n.d.r.) alle slitte per trasportare un carico di merci lungo un corso ghiacciato”.