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venezuela graffiti e pittogrammi

Quale cultura perduta ha dipinto i pittogrammi scoperti in Venezuela?

Questa volta il nostro viaggio alla scoperta dei nuovi tesori archeologici ritrovati in giro per il mondo ci porta in Venezuela, più precisamente nel Parco Nazionale di Canaima. Il parco si trova nella parte sud-orientale del Paese e proprio qui gli archeologi hanno scoperto antichi pittogrammi e petroglifi realizzati almeno 4mila anni fa. E la cosa curiosa è che pare siano frutto dell’opera di un popolo perduto di cui non si sa praticamente nulla.

Cosa ci raccontano i pittogrammi del Venezuela?

venezuela graffiti

Altre simili forme di arte rupestre si trovano in altre parti del Sud America e si pensa che possano essere tutte collegate a una cultura e un popolo sconosciuti. I pittogrammi in questione sono nei toni del rosso e presentano linee geometriche, forme a stella, X, tratteggi e altre linee rette variamente connesse fra di loro.

Con un po’ di fantasia, poi, si possono avvistare disegni che sembrano rappresentare foglie ed esseri umani stilizzati. Sulla roccia, poi, sono presenti anche dei petroglifi con disegni di tipo geometrico similari.

venezuela graffiti rupestri

Nonostante la rassomiglianza con altri esempi di arte rupestre trovati in Brasile, Colombia e Guyana, ecco che si pensa a un possibile gruppo culturale differente, praticamente sconosciuto e di cui mancano riferimenti e fatti documentati.

José Miguel Pérez-Gomez, archeologo e ricercatore dell’Università Simón Bolívar di Caracas, ha spiegato che già alcuni studi precedenti avevano ipotizzato la presenza umana in questa zona e che l’arte finora trovata appartenesse a una civiltà di cui non si sa niente.

Non si sa neppure quale sia lo scopo dietro questi pittogrammi. Potrebbe trattarsi tanto di scene di caccia, quanto di disegni per raffigurare il passaggio delle stagioni o scene di vita quotidiane. E c’è anche chi pensa che possano raffigurare momenti come il parto o malattie.

venezuela

L’archeologo h poi sottolineato come sia praticamente impossibile sapere cosa si celasse nella mente dell’autore. Ma non è finita qui perché, oltre ai pittogrammi, nei siti di scavo i ricercatori hanno trovato anche resti di ceramiche e diversi strumenti di pietra, forse usati dagli artisti medesimi.