Nonostante molti strumenti di tortura e punizione spesso attribuiti ingiustamente all’epoca medievale si siano rivelati (per fortuna) falsi, quello di cui parleremo oggi è realmente esistito ed era anche molto stravagante. Parliamo della “Briglia della Comare“, o Scold’s Bridle, strumento usato in epoca moderna soprattutto in Scozia, ma diffusosi velocemente anche in altre nazioni.
Come si può dedurre dal nome stesso dello strumento, si puniva chi tendeva a creare e diffondere pettegolezzi. In particolare però divenne uno strumento in mano soprattutto agli uomini per vendicarsi di dicerie messe in giro dalle proprie mogli. Raramente infatti erano gli uomini a subire la punizione.
Oltre che corporale, quest’ultima aveva una ritorsione anche morale. Le briglie comprendevano spesso una campanella che attirava l’attenzione dei passanti mentre il marito portava in giro la moglie tramite un guinzaglio. La donna era soggetta a insulti e sputi, giustificati e impuniti in quanto parte attiva della punizione.
La briglia era una maschera di ferro, con una piastrina posta sulla lingua che ne inibiva il funzionamento. Inoltre spesso e volentieri questa comprendeva una punta affilata che feriva la lingua al minimo movimento e non faceva mangiare chi la indossava. Chi di lingua feriva, di lingua periva, o comunque a causa di questa soffriva.
La punizione si diffuse subito dalla Scozia alla vicina Inghilterra e anche all’Irlanda. Si ha testimonianze della punizione anche in Germania. In tutti questi paesi il problema era però lo stesso, ovvero stabilire se una calunnia era tale o era inventata dal diretto interessato. Il più delle volte però la testimonianza dell’uomo era sufficiente alla condanna.
Quando vi verrà in mente di mettere in giro dei pettegolezzi contro qualcuno che non gode della vostra simpatica ricordate dunque che solo 400 anni fa era un reato. Evitate però di imbrigliarvi la lingua, al massimo provate a morderla e pensarci due volte prima di parlare.