Non solo Nostradamus e Leonardo da Vinci avrebbero predetto la fine del mondo (quest’ultimo, fra l’altro, scegliendo come data proprio il 2025, quindi direi inutile affannarsi troppo): anche Isaac Newton si sarebbe cimentato in tali predizioni. Sfoggiando tutta una serie di calcoli per rivelarci che la fine del mondo è prevista per il 2060.
Isaac Newton e il calcolo della fine del mondo

Isaac Newton e Leonardo da Vinci non solo competono per il titolo di scopritore della gravità, ma anche per il titolo di “Re dell’Apocalisse”. Chi ha ragione? Leonardo con il 2025 o Newton con il 2060? Per ovvi motivi, auspichiamo Newton. Solitamente consideriamo Newton come un fisico, un matematico, un astronomo, talvolta filosofo, teologo e alchimista. Ma ogni tanto, nella sua foga di non voler riconoscere alcun confine alla conoscenza, spaziava anche oltre la scienza. Arrivò a mettere piede persino nel pericoloso campo minato delle previsioni catastrofiche.
Bisogna subito precisare che Newton non scrisse mai nessun documento da pubblicare in merito a questa sua teoria. Si limitò a scrivere questa previsione su una lettera al di sopra di alcuni calcoli matematici. Insomma, c’è chi mentre risolve un calcolo matematico si mette a disegnare sovrappensiero ghirigori e fiorellini e chi profezie sulla fine del mondo.
Tuttavia, considerando che Newton era un cristiano protestante e che lesse il Libro dell’Apocalisse prendendo sul serio le previsioni qui presenti, nessuno si stupirà nello scoprire che per lui la Battaglia dell’Armageddon era un qualcosa di inevitabile nel futuro. Anche ai tempi di Newton la gente si interrogava su quali fossero gli eventi che avrebbero condotto all’Armageddon.

Essendo uno scienziato, però, Newton era più interessato al quando che al come. Così iniziò a studiare approfonditamente la Bibbia, notando che nel capitolo 11 del Libro dell’Apocalisse si parla di due testimoni che profetizzavano l’arrivo della città di Dio in 1.260 giorni. Secondo Newton, però, quel numero era da intendersi in anni e non in giorni.
Ma da quando fare iniziare il conteggio? Basandosi sulla sua interpretazione delle scritture, secondo Newton quel lasso di tempo corrispondeva all’inizio dell’abbandono della vera chiesa e l’avvento delle religioni corrotte, come il Cattolicesimo. Newton era fortemente invischiato nella rivalità fra Protestantesimo e Cattolicesimo.

Quindi la data da cui iniziare a conteggiare, per lui, era l’800 d.C., quando fu fondato il Sacro Romano Impero. E 800 + 1260 fa proprio 2060. Diciamo che, forse, in questo caso la metodica di calcolo fu alquanto “semplicistica”.
Stephen D. Snobelen, professore di Storia della scienza e della tecnologia presso l’Università del King’s College di Halifax ha sostenuto come “La sua profezia non prevedeva l’uso di qualcosa di complicato come i calcoli da lui inventati, quanto un’aritmetica semplice che poteva essere eseguita anche da un bambino”. Quindi, forse, il mondo non finirà esattamente nel 2060. Anche perché potrebbe già finire quest’anno se diamo retta al nostro Leonardo.