Intorno al IV secolo a.C. l’espansione di Roma era già in piena attuazione e la forza in campo era molto considerevole. Dopo le Guerre Sannitiche (342- 290 a.C.) la maggior parte della penisola italiana era sottomessa, non restava che volgersi a sud, verso le colonie della Magna Grecia. Inaspettata però fu l’opposizione di Pirro, re dell’Epiro.
L’Epiro era una regione fredda, attraversata da grandi montagne e dai grandi fiumi balcanici che confluivano nel Mar Mediterraneo ed Egeo. Fra la Grecia settentrionale, l’Albania e la Macedonia sud-orientale si estendeva il dominio epiro. Prima del sovrano protagonista della vicenda le fonti circa tale regno sono scarseggianti, sappiamo però che probabilmente Pirro era lontano parente del grande Alessandro Magno.
Tornando alla Penisola, tutte le città si sottomisero a Roma, nulla potevano fare contro lo strapotere militare dell’Urbe. Una sola si oppose, Taranto. Chiaramente non poteva fronteggiare da sola gli eserciti romani, così trovò un validissimo aiuto, volgendosi a Oriente, proprio in Pirro.
Quest’ultimo nacque nel 318 a.C., figlio unico del re Eacides e legato da un bisnonno comune ad Alessandro Magno. A soli 12 anni, a seguito della morte del padre in battaglia, divenne re del regno ereditato. Venne dopo poco detronizzato dal cugino e costretto all’esilio in Egitto. Fu qui che conobbe Antigone, figlia del re Tolomeo I, che sposò. Sarà proprio l’appoggio di Tolomeo a garantirgli il ritorno sul trono d’Epiro.
Il sovrano si trovò dopo poco privo di appoggi interni ed isolato. Volse lo sguardo verso ovest. Per farlo doveva riconquistare l’isola di Corcica ed i tarantini gli proposero il loro aiuto inviando una flotta, chiaramente a buon rendere. Quando Taranto decise di contrapporsi al dominio romano chiese indietro il favore, che Pirro non negò.
Tra il 280 ed il 275 a.C. si svolsero così quelle che sono passate alla storia come Guerre pirriche. Dopo 5 anni di battaglie e scontri l’esercito romano prevalse. Tutta la Magna Grecia era romana e Pirro si ritirò nel suo regno. Insomma, non era mai una buona idea mettere i bastoni tra le ruote alla città eterna.