Oggi la Serbia non è una monarchia, eppure ha una famiglia reale che non ha mai abdicato, una famiglia reale che reclama il trono e che gode anche di un certo seguito (circa il 30/40% dei serbi gradirebbe il ritorno della corona). L’ultimo re, quando ancora si parlava di Jugoslavia, si chiamava Pietro II e la sua fu una storia abbastanza triste e sfortunata, fatta di reggenze stringenti, guerre dilanianti, esilio e disagio personale.
Petar Karađorđević, salito al trono col nome di Pietro II, perde suo padre (assassinato in Francia nel 1934) all’età di 11 anni. Sebbene sia l’erede al trono, la reggenza passa allo zio, il principe Paolo. Quest’ultimo detiene le redini del paese fino al 1941, trascinando la monarchia nel patto tripartito. Con un colpo di stato, l’esercito pone al vertice del potere un 17enne Pietro II. Siamo in pieno conflitto, l’Europa è in fiamme e la Jugoslavia non può di certo fare sogni tranquilli.
Pietro, filo-inglese, rompe il patto con Berlino; di tutta risposta la Germania nazionalsocialista ha la scusa perfetta per invadere e soggiogare la Jugoslavia (insieme alla Grecia). Ciò accade rapidamente, con il governo di Belgrado che capitola il 17 aprile del ’41 – ricordiamo che Pietro è salito ufficialmente al trono un mese prima. Il giovane sovrano è costretto alla fuga in Grecia, poi Gerusalemme, il Cairo e, infine, all’esilio in Inghilterra. Sorte comune a quella di molti rifugiati politici dell’Europa continentale occupata.
In Inghilterra si forma un governo jugoslavo in esilio. Nel frattempo Pietro decide in un primo momento di ampliare le sue conoscenze accademiche, studiando a Cambridge, per poi entrare nella RAF. La guerra si avvia alla conclusione, con un esito sempre più certo a favore degli Alleati. Pietro spera di poter far ritorno nella sua amata patria, ma la Jugoslavia che conosce cessa di esistere nel novembre del 1945, quando l’Assemblea Comunista di Jugoslavia abolisce la monarchia.
In tutto ciò è lecito sottolineare come il re non abbia mai abdicato. Pietro comunque prende in sposa la principessa Alessandra di Grecia, conosciuta nell’esilio londinese. Dal matrimonio nasce il figlio Alessandro, principe ereditario di Jugoslavia, oggi Serbia. Con la famiglia Pietro si sposta negli USA. La situazione personale degenera, con il monarca che cade nella spirale dell’alcolismo e della depressione, allontanandosi da moglie e figlio.
Pietro II, re di Jugoslavia in carica per un solo mese, muore di cirrosi il 3 novembre del 1970, a Denver, Colorado. Detiene un triste primato: è il primo sovrano europeo ad essere sepolto negli States. Nel 2013 la Repubblica Serba rispetta le sue ultime volontà, riportando le spoglie nel mausoleo di famiglia a Oplenac. La sfortuna di chiamarsi Petar Karađorđević, ultimo re di Jugoslavia.