Guardatevi allo specchio: notato niente di strano? No, non ci riferiamo alle occhiaie da nottata, bensì al fatto che i volti degli esseri umani moderni sono alquanto piccoli e piatti se paragonati a quelli dei nostri cugini, gli uomini di Neanderthal. In effetti, i visi di questi ultimi erano più grandi e robusti, con nasi decisamente più imponenti. Finora i paleoantropologi si sono sempre interrogati in merito a tale differenza, non riuscendo a giungere a una conclusione plausibile. Almeno, fino a questo momento.
La scienza spiega il perché della differenza dei volti

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Journal of Human Evolution, il fatto è che i volti degli uomini moderni crescono lentamente, smettendo di farlo durante la prima adolescenza. I volti dei Neanderthal, invece, continuavano a crescere fino alla prima età adulta. Alexandra Schuh, ricercatrice post-dottorato presso il Max Planck Institute for Evolutionary Antrhopology, ha spiegato a Live Science che queste due specie umane hanno seguito percorsi di sviluppo diversi per quanto concerne le ossa facciali.
Analizzando la regione media del viso di 174 crani di Homo Sapiens, Neanderthal e scimpanzé, ecco che i ricercatori sono riusciti a capire qualcosa di più sull’ontogenesi facciale (in pratica su come si sviluppano e crescono le ossa facciali). Creando modelli virtuali 3D e digitalizzando più di 200 punti di riferimento sulla mascella superiore, hanno analizzato i diversi modelli di sviluppo e crescita.

I ricercatori hanno così scoperto che nei Neanderthal e negli esseri umani moderni il continuo processo di rimodellamento osseo seguiva vie differenti. L’osso, infatti, è sottoposto a un processo continuo di rimodellamento, fatto di un bilanciamento fra produzione e riassorbimento osseo. Ebbene: nei Neanderthal sembra che prevalesse la produzione di osso, mentre nell’Homo sapiens prevaleva il riassorbimento osseo.
Questo ha fatto sì che mentre i Neanderthal e gli scimpanzé presentassero volti più grandi e a rapida crescita, l’Homo sapiens presentasse volti più piccoli che smettevano di crescere già durante l’adolescenza.

Schuh ha poi affermato come la cessazione precoce della crescita sia una caratteristica distintiva della nostra specie. Tuttavia c’è anche chi ha proposto altre teorie per spiegare questa differenza. Fra di esse spiccano l’adattamento al freddo, un maggior fabbisogno energetico, la masticazione di cibi duri e l’uso dei denti come utensili per spiegare il perché dei volti grandi dei Neanderthal. Mentre per i volti piccoli dell’Homo sapiens sono citate in causa spiegazioni che riguardano l’invenzione della cucina e l’aumento di dimensioni del cervello.