Quella che racconta Erodoto è una versione del tutto diversa della Guerra di Troia e della figura di Elena rispetto a quanto dice Omero nella sua Iliade. La più tragica e cruenta fra le storie di tradimenti amorosi ha infatti una seconda versione, di un altrettanto noto e importante personaggio del calibro di Erodoto. Vediamo dove diverge e dove converge con Omero (questione omerica a parte).
La versione di quest’ultimo, in breve, è che Paride, principe di Troia, mentre si trovava a Sparta presso il re Menelao, sedusse la moglie Elena, la conquistò e la rapì. Portata con sé nella sua patria, accolse dopo poco tempo anche la furia dell’esercito Acheo, con Agamennone, fratello del sovrano spartano, alla sua testa. Seguirono sangue, massacri e distruzione.
Erodoto invece ci dice una cosa sconvolgente: Elena non arrivò mai a Troia, o almeno non lo sappiamo con sicurezza. Pare infatti che, mentre solcava il Mediterraneo insieme a Menelao si fermò sulle coste dell’Egitto. Proteo, sovrano del luogo, li fece prendere e condurre a corte. Qui lo spartano ricevette una bella ramanzina per il comportamento tenuto nei confronti di un altro sovrano e per la mancanza di rispetto della casa in cui era ospite. Riassumendo: Menelao non era benvoluto nemmeno in Egitto.
Se entro tre giorni non avesse lasciato i territori di Proteo sarebbe stato trattato da nemico. Nel frattempo, il sovrano spartano ed il suo ingente esercito erano alle porte di Troia ad urlare vendetta e a chiedere indietro il tesoro rubatogli e la bellissima moglie. Il consiglio di Troia, in assenza di Paride, deliberò che nulla gli si restituiva nulla, perché nulla era effettivamente arrivato fin lì. I due tesori in questione, l’oro ed Elena, erano in Egitto.
Anche qui comincia la scia di morti e distruzione e, con grande rammarico, dopo la vittoria Menelao ed Agamennone constatarono che quanto detto era vero. Non gli restava che recarsi in Egitto. Qui fu accolto molto positivamente, con fasti e doni generosi da Proteo, che gli restituì sia il tesoro che Elena. Ma le sfortune non erano finite. Le condizioni climatiche avverse non gli consentivano di salpare, decise così di rapire e sacrificare agli dei due bambini, egiziani.
Proteo si vide mancare di rispetto per la seconda volta in casa sua. Mosse così contro gli achei, che riuscirono a pelo a raggiungere la costa e salpare. La storia di Erodoto si interrompe e non ci dice che fine fecero Elena e Paride. Di sicuro furono di nuovo insieme e la Guerra di Troia ha così una seconda faccia dalle linee molto interessanti.