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Ostia Antica mappa

Parco archeologico di Ostia Antica, arriva un’altra sensazionale scoperta

Il parco archeologico di Ostia Antica continua la sua opera di arricchimento del nostro repertorio storico e delle nostre conoscenze. Un altro sensazionale scavo dà alla luce nuovi importanti reperti che ci dicono molto altro sulla storia romana. Oltre a della pitture murarie e a degli antichi mosaici, dei nuovi vani e delle lastre piccole ma importantissime di marmo sono emerse dagli scavi.

Ostia Antica mappa

Lo stesso Ministero della Cultura ed il ministro Sangiuliano in persona parlano di “scoperta straordinaria”, soprattutto in riferimento alle due lastre marmoree. Una in particolare pare legata fortemente ad una lastra che era già emersa in precedenti scali. Entrambe infatti ineriscono alla cronaca degli anni 126-128 d.C.

Dallo studio delle due lastre e dal loro confronto si ottengono importanti conferme in quella che è la nostra conoscenza dell’Impero Romano nel II secolo d.C. I due ritrovamenti confermano infatti che nel gennaio del 128 d.C. Adriano assunse il titolo di Pater Patriae, mentre invece la moglie Sabina quello di Augusta.

Ostia Antica lastra

Come era solito durante l’Impero, per celebrare grandi avvenimenti come quello appena riportato, si organizzavano grandi feste. Le lastre confermano infatti che Adriano indisse un congiarium, ovvero un grande ricevimento con elargizione di denaro verso il proprio popolo.

La lapide riporta inoltre il successivo viaggio di Adriano in Africa. Il 10 aprile del 128 d.C., dopo il nuovo titolo e la lauta festa, l’Imperatore decise di recarsi nel continente africano e di fare poi scalo in Grecia al ritorno. Ma oltre a tutte queste informazioni, dello scavo è fortemente importante sottolineare che fa emergere dei posti della cosiddetta “area A” del parco, finora mai indagata.

Ostia Antica porta

Grande rilevanza assumono dunque questi scavi. Oltre che gettare ulteriore luce sugli eventi del II secolo d.C., soprattutto inaugurano i lavori nell’area A del sito archeologico. Fiduciosi che quest’ultima regali nuovi importanti reperti, apprezziamo per ora quelli emersi. Con l’augurio che il lavoro degli archeologi continui a dare frutti così ottimi.