Ortensia Mancini arrivò in Francia nel 1653. A questo punto la bimba è ancora molto piccola, ha 7 anni, è lontana dalla sua terra, dalla sua Italia e dai suoi genitori. Ma a Parigi può contare su un appoggio importante, quello di suo zio, il cardinale Giulio Mazzarino, un uomo che nel frattempo aveva guadagnato grandissima fama in territorio francese. Infatti deteneva un potere enorme in vece del giovane Luigi XIV, il futuro “Re Sole”. Per consolidare il suo potere sta attirando a Parigi le sue nipoti, in modo da poter combinare matrimoni vantaggiosi.
Le sette nipoti, chiamate Mazarinettes, serviranno anche ad allietare le giornate nelle sontuose dimore del cardinale. Ortensia diventerà presto la preferita dello zio. Cresce, riceve un’educazione, si guadagna presto l’attenzione degli uomini e l’invidia delle donne. Madame de La Fayette la definisce ”una bellezza delle più perfette a corte”, donna affascinante e acculturata, ma anche dotata di un carattere un po’ ribelle.
Quando Ortensia ha 14 anni suo zio inizia a cercare un pretendente per lei. Il primo che trova è un un vero e proprio pezzo da novanta: Carlo II, erede al trono d’Inghilterra, che però si trovava in esilio, in seguito alla rivoluzione di Oliver Cromwell. Mazzarino inizialmente temporeggia, poi decide che il rischio che rimanga un re in esilio, dunque senza terra, è troppo grande.
Poco dopo il re tornerà sul trono, Mazzarino torna a contrattare, ma Carlo questa volta rifiuta. Le trattative di Mazzarino sono comunque sempre di un livello altissimo. Ortensia, alla fine, andò in sposa a uno degli uomini più ricchi di Francia, Armand Charles de La Porte de La Meilleraye. Dunque i due si sposano, ma lo zio morì solamente una settimana dopo. I due ereditano una fortuna, ma il matrimonio è un fallimento. Lei è un animo libero e disinibito, lui un uomo attaccato ai valori tradizionali e molto geloso. La coppia non è destinata a durare e, dopo la nascita dell’ultimo figlio, nel 1667, Ortensia abbandona il marito, ma per volere del re dovrà tornare sui suoi passi, vivendo con lui da separata in casa.