Banale chiamarli semplicemente “sicari”. Eppure oggi il termine “Assassini” evoca nella nostra mente sensazioni affatto contrastanti, perché fin da subito avverse e negative. In realtà la storia, le origini e le curiosità sulla setta di stampo religioso-tradizionalista nata all’incirca nell’XI secolo possono e devono cambiare la percezione comune. In parte, i campi videoludico e filmografico sono riusciti nell’impresa e noi vogliamo contribuire.
Iniziamo con lo sfatare un falso mito, o meglio, nell’affermare una doverosa precisazione. Alzi la mano chi pensa che il termine “Assassino” derivi dalla locuzione “consumatore di hashish”. Ok, vediamo un po’ di palmi in alto. A partire dagli anni ’30 del secolo scorso, si è diffusa questa teoria che dobbiamo ammettere essere abbastanza intricante. Purtroppo oggi sono pochi gli storici che concordano con l’ipotesi; la maggioranza suggerisce altro.
Anche se non v’è certezza, “Assassini” deriverebbe dalla traduzione di “Nizariti“, ovvero i seguaci di Ḥasan-i Ṣabbāḥ (capo della corrente ismailita sciita, quindi assassini=seguaci di Hasan). I Nizariti operarono tra la Persia e il Levante dall’XI al XIV secolo. Sì, ok, ma come operavano? Contrariamente a quanto si possa pensare, gli Assassini non eliminavano sempre i loro obiettivi; spesso bastava una minaccia scritta per ottenere ciò che volevano, soprattutto in seguito alla fama acquisita. Si dice che il Saladino stesso dovette cedere ad una loro “gentile” richiesta.
I seguaci di Hasan erano abilissimi nello spionaggio, ciò a rafforzare il fatto che non avessero sempre il compito di ricorrere all’atto estremo. Altra curiosità riguarda il loro quartier generale. Esso si ergeva sulla montagna di Alamut, a sud del Mar Caspio, qui vi era una roccaforte apparentemente inespugnabile che man mano si ingrandì, ospitando una rarissima biblioteca e delle splendide sale astronomiche. Il castello-fortezza resistette agli assalti del già citato Saladino, ma non poté nulla contro i Mongoli nel 1260.
Errato immaginare gli Assassini come degli sbandati senza disciplina, rispetto e cognizione di causa. Nella setta esisteva una rigida gerarchia che andava dall’adepto semplice fino all’anziano saggio o maestro. Il primo di questi fu il già citato Ḥasan-i Ṣabbāḥ, anche conosciuto come il “Vecchio della Montagna”.
Concludiamo con una curiosità di carattere estremamente personale, ma che magari riguarderà qualcun altro tra voi. “Lama celata” vi dice qualcosa? Ecco, è l’arma simbolica utilizzata dall’Ordine degli Assassini nel saga videoludica “Assassin’s Creed“. Ahinoi, non c’è alcun fondo di verità sull’utilizzo storico della lama celata, perciò mettiamoci l’anima in pace (senza chiedere l’ausilio di un assassino, sia chiaro).