Un recente studio pubblicato a giugno sulla rivista PLOS ONE da parte del team di Stuart Manning della Cornelle University ha svelato nuovi dettagli in merito al relitto Kyrenia. Il tutto è stato reso possibile dall’applicazione di nuove tecniche aggiornate di datazione al radiocarbonio.
Ci sono novità da parte del relitto della Kyrenia?
La scoperta del relitto della nave Kyrenia risale agli anni Sessanta. Trovata al largo della costa di Cipro, si tratta di un’imbarcazione chiave nello studio delle antiche tecniche di costruzione navale greche.
Le prove archeologiche hanno scoperto che l’ultimo viaggio della Kyrenia risale al 300 a.C. Tuttavia i precedenti tentativi di applicazione di datazione al radiocarbonio non erano in linea con queste prove archeologiche. Secondo Manning il perché è presto spiegato: i dati di calibrazione del radiocarbonio erano ormai obsoleti.
Infatti la datazione al radiocarbonio più accurata si basa su dati di calibrazione basati, a loro volta, sul conteggio dell’età effettuato tramite la conta degli anelli degli alberi. Questo sistema serve per correggere l’errore causato dalla variazione del carbonio atmosferico nel corso del tempo.
Man mano che le tecniche di datazione al radiocarbonio sono migliorate, ecco che alcuni periodi di tempo all’interno delle attuali curve di calibrazione nell’emisfero settentrionale devono ancora essere aggiornati.
Applicando adesso i nuovi campioni di anelli degli alberi e le moderne tecniche di datazione con i nuovi parametri di calibrazione, ecco che la datazione è tornata in linea con le prove archeologiche. L’ultimo viaggio della Kyrenia, infatti, risale al periodo compreso fra il 433 e il 250 a.C.
Molto probabilmente questo viaggio è avvenuto intorno al 280 a.C., leggermente più tardi rispetto alle stime precedenti. Gli autori dello studio hanno poi spiegato di essere entusiasti dell’aver potuto applicare le nuove tecniche scientifiche alla datazione di una nave famosa come la Kyrenia.