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Nuova scoperta in provincia di Salerno centinaia anfore romane 152 metri di profondità

Nuova scoperta in provincia di Salerno: centinaia d’anfore romane a 152 metri di profondità

Al largo della città di Pisciotta (Salerno), i carabinieri del Nucleo Subacquei di Napoli hanno scoperto un relitto di epoca romana risalente al II-I secolo a.C. La società Terna Rete Italia aveva già individuato il relitto nel 2021. Ciò avvenne durante le consuete ricognizioni subacquee. Solo nel mese di luglio, dopo quattro giorni di ricerche, con il supporto dell’Arma, è stato possibile constatare che si trattasse di un’antica nave che trasportava un carico di diverse centinaia di anfore romane.

Nuova scoperta in provincia di Salerno centinaia anfore romane 152 metri di profondità

Parliamo di un relitto lungo 12 metri e largo 8, a 152 metri di profondità, con una superficie di circa 100 mq. Le anfore romane rinvenute erano, probabilmente, adibite al trasporto di vino e olio. Questi erano prodotti alla base dell’alimentazione e degli scambi durante il II-I secolo a.C. dai cilentani.

A causa del peso e del possibile spostamento delle merci, le navi mercantili erano, infatti, esposte ai naufragi. Inoltre questo rallentava anche le operazioni per il raggiungimento di un porto vicino. ”Nei prossimi mesi, insieme alla Sopraintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo, valuteremo quali azioni intraprendere per tutelare l’importante scoperta” dichiara la sopraintendente Raffaella Bonaudo.

anfore romane sott'acqua

Nel frattempo, le principali istituzioni si sono subito attivate per salvaguardare l’area. Essa è stata interdetta dalla guardia costiera di Palinuro tramite un’ordinanza. La disposizione vieta l’ancoraggio, la sosta, la pesca, le immersioni subacquee e qualsiasi altra attività che possa danneggiare il relitto.

A seguito della notizia del ritrovamento il sindaco di Pisciotta, Ettore Liguori, ha subito inoltrato una richiesta formale alla Sopraintendenza di Salerno e Avellino. Egli chiede di ricevere in custodia i reperti una volta recuperati, ed esporli presso il Palazzo Marchesale di Pisciotta.

anfore romane deposito

Si tratta di un rinvenimento eccezionale” – dichiara ancora la sopraintendente Raffaella Bonaudo – “che va ad aggiungersi agli altri numerosi già noti lungo il litorale cilentano, il cui studio apporterà importanti informazioni sui traffici che in epoca repubblicana si svolgevano sulle rotte tirreniche”.