Quartiere Vomero, Napoli. Sotto Villa Floridiana avviene una grande scoperta di carattere storico e archeologico. Da sottolineare la sorpresa degli addetti ai lavori, increduli di fronte a quella che risulta essere più di una semplice buona notizia. Prima di addentrarci tra le pieghe della vicenda, è bene fornire una delucidazione sul più classico dei “chi, come, cosa”.
La Direzione regionale Musei Campania, parte interessata nei lavori di pulizia e restauro delle “Grotte a finte rovine” di Villa Floridiana, ha rilasciato un comunicato denso di dettagli in merito.
Fino a non molto tempo fa si credeva che le “finte” grotte romane fossero degli spazi scenografici costruiti ad hoc a cavallo tra XVIII e XIX secolo. Tuttavia oggi gli archeologi possono dire a gran voce come quelle mura preesistessero e non da qualche decennio, bensì da meno di due millenni.
Si è giunti alla scoperta grazie al progetto NesIS (Neapolis Information System), il quale si pone come obiettivo ultimo un’attendibile mappatura archeologica del Vomero, soprattutto per quanto riguarda le evidenze di epoca romana, sia repubblicana che imperiale, non perdendo di vista il Tardoantico, ovviamente.
Nell’atto pratico i preannunciati lavori di pulizia hanno risaltato l’esistenza di due fasi edilizie distinte cronologicamente. La prima e più antica risale al I secolo d.C. ed è prevalentemente composta in blocchi di tufo. A questa segue la fase successiva, ottocentesca per l’appunto, in cui risultano maggiormente esposti blocchi in pietra lavica. Non sono esenti dalle operazioni i ritrovamenti di vario materiale ceramico.
Per completare il quadro, è intervenuto anche il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano: “Queste scoperte archeologiche arricchiscono la conoscenza del quartiere Vomero in Età romana. Offrono nuovi spunti di ricerca per ricostruire la storia della città e le forme di occupazione della fascia collinare occidentale di Napoli. In pochi mesi, con grande impegno, siamo riusciti a dare decoro alla Villa Floridiana. Mi sono recato personalmente più volte a verificare lo stato di avanzamento delle opere e altro faremo affinché questo luogo torni allo splendore che merita”. Napoli, come sempre, non smette di stupire.