Se vi offrissero 25.000 euro per viaggiare in tutto il mondo, a condizione – e non è l’unica da rispettare – di indossare un elmo di ferro, voi, cosa fareste? Prima di rispondere, sappiate che nel 1907 qualcuno diede come risposta un secco “sì”. Il leggendario viaggio di Harry Bensley iniziò da quel “sì” e sarebbe passato alla storia come l’uomo che girò il mondo con una maschera di ferro.
Due uomini benestanti londinesi diedero vita ad una scommessa, per poi far circolare la voce. Questa giunse all’orecchio di un donnaiolo scalmanato della capitale inglese, il sopracitato Harry Bensley. La scommessa prevedeva un viaggio in giro per il mondo ma a determinate condizioni: accettare significava non rivelare mai la propria identità; viaggiare per delle tappe prestabilite in 18 paesi diversi; in ogni città c’era bisogno di una firma di un illustre cittadino.
Aspettate, non sono finite mica qui le condizioni, perché ci siamo dimenticati di dirvi che il coraggioso avrebbe iniziato il viaggio con una sola sterlina in tasca, che come unico “bagaglio” avrebbe avuto a disposizione un passeggino e infine, quella che secondo noi è la più bizzarra di tutte, l’uomo mascherato avrebbe dovuto prendere in sposa una donna.
Per chiunque tali condizioni suonarono come pura follia…Per chiunque tranne che per Harry Bensley. Per garantire il rispetto delle condizioni, i gentiluomini londinesi pagarono un uomo per accompagnare Bensley nel suo viaggio. Questo iniziò da Londra, esattamente da Trafalgar Square, il primo giorno di gennaio del 1908.
La voce si sparse a livello nazionale prima, poi se ne iniziò a discutere anche a livello europeo. La pubblicità risolse il problema economico di Bensley e del tour. Egli iniziò a vendere cartoline e pubblicizzare le aziende delle città presso le quali si recava; insomma, la formula magica per proseguire nella scommessa era sotto gli occhi di tutti.
L’uomo con un elmo di ferro riuscì ad ottenere la firma di re Edoardo VII d’Inghilterra. Si fece anche arrestare per la questione delle cartoline, vendute senza licenza. Egli ricevette centinaia di proposte di matrimonio, senza accettarne una. Quando nel 1914 scoppiò la prima guerra mondiale, Bensley si trovava in Italia: chiese ed ottenne la sospensione della scommessa per arruolarsi nell’esercito britannico. Già nel 1917 aveva sperperato tutti i guadagni del viaggio. Harry Bensley morì nel 1956. Una storia senza senso.