Anno 476 d.C.: la deposizione di Romolo Augustolo, di fatto l’ultimo imperatore romano d’Occidente, segna il tramonto dell’autorità romana sulla parte occidentale. Tuttavia, nella Gallia settentrionale, incastonato fra il regno dei Visigoti e quello dei Franchi, sussisteva ancora uno stato romano. Il cosiddetto “Regno di Soissons” del generale Siagrio resistette ancora dieci anni, vagheggiando la grandezza ormai sbiadita di Roma. Questa è dunque la storia sconosciuta dell’ultimo territorio romano-occidentale a cadere in mano dei barbari.
Per comprendere l’origine di questa piccola formazione statutale, dobbiamo tornare indietro al regno dell’imperatore d’Occidente Maggioriano (457-461). Quest’ultimo aveva nominato magister militum per Gallias, ossia comandante della truppe romane in Gallia, il generale Egidio, padre di Siagrio. Nel 461, Maggioriano cadde vittima di un complotto ordito dal generale Ricimero, il quale, bramoso di maggiore potere, ne ordinò l’assassinio e lo sostituì con Libio Severo, una personalità opaca e perciò molto più facilmente manovrabile rispetto al suo predecessore.
Egidio, però, non riconobbe il nuovo imperatore, slegandosi quindi dall’autorità centrale. Ricimero e Libio Severo gli inviarono contro il generale Agrippino, il quale incassò il sostegno armato dei Visigoti. Egidio, tuttavia, riuscì ad ottenere l’alleanza dei franchi, i quali gli fornirono truppe con le quali riuscì a sconfiggere Agrippino presso Orleans nel 463. Si venne a costituire, dunque, un dominio autonomo con sede nell’attuale città di Soissons, delimitato a sud dai Visigoti, a nord e ad est dal mare, ad ovest dai Franchi.
Nel 465 Egidio morì. Gli succedette per breve tempo il fratello Paolo e quindi il figlio Siagrio. Grazie alle sue abilità diplomatiche e militari, Siagrio riuscì a conservare il dominio per altri vent’anni, governando di fatto in maniera autonoma. Infatti, nelle fonti spesso è citato come Rex Romanorum, ossia re dei Romani.
Tuttavia, il tramonto definitivo dell’autorità romana in Occidente resero ancora più isolato il fragile dominio di Siagrio, che quindi divenne preda facile per le mire espansioniste del re dei Franchi Clodoveo I. Nel 486, le forze romane furono sconfitte da quelle franche, determinando quindi l’annessione al regno franco dell’ultimo stato romano in Occidente. Siagrio fuggì a sud, nel regno dei Visigoti, dove fu catturato e consegnato a Clodoveo, il quale lo condannò a morte.