L’ultima regina consorte del Regno d’Italia, nota anche come la regina di maggio, si chiamava Maria Josè del Belgio. Prima della proclamazione della Repubblica, Maria sposò il futuro ultimo re d’Italia, Umberto II. La sovrana consorte governò per soli 34 giorni, ma dimostrò una tempra e un carattere invidiabile.
Era figlia del Re dei Belgi, Albert I di Sassonia Coburgo Gotha e della duchessa di Baviera Elisabetta Gabriella. Una discendenza regale e un’infanzia trascorsa con i suoi fratelli Carlo Teodoro e Leopoldo in un ambiente familiare aperto. Grazie a questo clima poté sviluppare le sue doti artistiche e musicali e sportive. Venne mandata assieme ai fratelli in Inghilterra nella speranza che potesse essere più al sicuro durante la Prima Guerra Mondiale, intanto il padre comandava le forze belghe.
Maria Josè doveva essere educata per un matrimonio reale, secondo le volontà dei genitori. Essi avrebbero infatti voluto vederla sposare con l’erede del trono d’Italia, Umberto di Savoia. A tal fine infatti ella aveva frequentato il collegio a Villa Poggio Imperiale per apprendere l’italiano. Il primo incontro tra i due avvenne nel 1916, quando Maria aveva appena dieci anni. Le nozze con il principe italiano si celebrarono nel 1930, nella Cappella Paolina del palazzo del Quirinale.
La coppia reale trascorse molti anni a Torino dove Umberto comandava il 92° reggimento di fanteria in quanto colonnello. Durante questi anni sembra che Maria non riuscì a instaurare legami affettivi con il resto dei membri di casa Savoia. L’ambiente dal quale proveniva le rendeva difficile adattarsi al nuovo contesto, sicuramente più rigido, fatto di etichette da seguire. Questo la spinse a ritagliarsi delle frequentazioni personali lontane dal circolo di nobili che gravitavano attorno al marito. A Roma creò una sorta di cenacolo di intellettuali in totale dissenso al regime, del tutto indipendente da quello del marito.
Il periodo più sereno fu quello trascorso a Napoli dal 1933: qui la principessa diede alla luce i suoi quattro figli. Maria contrappose sempre la sua persona (più o meno apertamente, questo è un altro discorso) al regime totalitario in Italia. Durante la Seconda Guerra Mondiale cominciò a ordire piani contro il vertice politico. Cercò di negoziare con gli USA una pace, alle spalle della casata Savoia, grazie anche ad un incontro con il futuro papa Polo IV. Sostenne la Resistenza con armi e denaro, e quando i tedeschi invasero la sua terra natia cercò di organizzare un incontro con il Führer.
Nel 1946 suo marito divenne re d’Italia e lei regina, nel mezzo di una delle crisi più profonde del paese, che avrebbe portato all’abolizione della monarchia. Divenne l’ultima regina consorte del Regno d’Italia e si spense il 27 gennaio del 2001.