Studiare il colonialismo non è mai facile. Fu un fenomeno dai molteplici volti, molti dei quali furono, purtroppo, disumani. Innanzi tutto è utile collocare nel tempo il processo storico in questione. Stiamo parlando degli anni compresi tra il XV e la metà del XIX secolo. Durante questo periodo storico molto lungo le ingerenze delle potenze straniere in territori molto distanti dalle madrepatrie fu sempre più crescente.
Almeno in un primo periodo, regina indiscussa del colonialismo fu l’Inghilterra. Il suo impero, poi tramutato nel famoso Commonwealth, era tra i più grandi della storia e, ancora oggi, abbraccia una popolazione complessivamente calcolabile in 2,4 miliardi di individui.
Ma purtroppo non era sempre un reciproco scambio di interessi e di commerci che faceva bene a entrambi i volti della medaglia. Nella quasi totalità dei casi a beneficiare dei rapporti ineguali erano le potenze occidentali. Ciò è chiaramente visibile in un immagine che ritrae un signore britannico portato in spalla da una portantina indiana.
La foto risale al 1903 e ritrae un mercante, in abiti comodi e lussuosi, sulle spalle di una donna di origine indiana. Più precisamente si trattava di una donna bengalese, visibilmente in difficoltà sotto l’ingente peso dell’uomo, che, al contrario, rilassato guarda in camera ed è pronto per essere catturato in posa dall’obbiettivo.
Come già detto, i rapporti non furono quasi mai eguali. Soprattutto nel XIX secolo, con la diffusione di studi scientifici e sociali sulle razze, gli europei trovarono legittimità scientifica alla loro pretesa di superiorità. Con il darwinismo sociale infatti gli europei non faticarono ad identificare come razze inferiori i popoli colonizzati e a discriminarli per il loro colore della pelle.
Il fenomeno dei portantini umani, purtroppo, fu solo uno dei macabri modi di fare degli europei. La loro pretesa superiorità si tramutava spesso in comportamenti razzisti e xenofobi che segnarono una pagina oscura della nostra storia. Anche in questo caso ricordare è d’obbligo e studiare i fenomeni vuol dire avere anche punti di vista differenti che mostrino le azioni nefaste e spregevoli compiute nel corso della storia.