Buda, Óbuda e Pest. Se vi sforzate nel trovare un nome che nasca dall’assonanza delle tre città, allora verrà fuori quasi sicuramente Budapest. Pensiamo sia lo stesso sforzo cognitivo che hanno compiuto gli amministratori austro-ungarici nel 1873, anno di nascita ufficiale dell’attuale capitale dell’Ungheria. Ma esattamente, come si è arrivati a tutto ciò?
Forse già lo sapevate, ma Budapest non è mai stata un’unica città; in origine erano tre centri urbani che si collocavano sulle rive opposte del Danubio: ad ovest c’erano Buda e Óbuda, mentre sulla sponda est sorgeva Pest. Il destino che le tre città vissero (ovviamente per la loro vicinanza geografica) fu pressoché simile. Tanto Buda e Óbuda quanto Pest conobbero la presa turca.
Gli ottomani si appropriarono delle città danubiane nel XVI secolo, a seguito della battaglia di Mohács tra Regno d’Ungheria e Ottomani, vinta da quest’ultimi. Se fino a prima della conquista ottomana le città avevano conosciuto un graduale processo di sviluppo (non dimentichiamoci che Buda era capitale del regno ungherese dalla metà del XIII secolo), è dall’inizio del dominio turco che la decadenza diviene una realtà fattuale.
Mentre gli Ottomani si preoccuparono di ricostruire Pest (senza concedere quella centralità amministrativa e commerciale della quale godeva in passato), Buda e Óbuda rimasero in rovina almeno fino al 1686. Con il termine del dominio turco a favore di quello austriaco, le città si risollevarono dalla condizione di miseria. Facendo un balzo in avanti giungiamo agli anni ’40 dell’800, precisamente al 1848. Un anno tranquillo…Si fa per dire.
Sì, perché il noto ’48 si fece sentire anche nell’Ungheria asburgica; i rivoluzionari chiedevano l’indipendenza della nazione ungherese, ma la lotta indipendentista fu stroncata dall’oppressione reazionaria. Una situazione instabile che perdurò almeno fino al 1867, anno in cui si giunse al compromesso austro-ungarico. L’impero adesso aveva due teste, Vienna e…Sì, beh, Buda, Óbuda e Pest. Si comprese come ormai questi tre poli cittadini dovessero unirsi. La legge di Budapest, del 1873, risolse la questione.
Ad essere onesti, il processo di unificazione delle città era iniziato già negli anni ’40, con la costruzione del “Ponte delle Catene“, un ponte che simbolicamente collegava – e continua a collegare – le due rive del grande Danubio. Budapest ci insegna come anche l’unione delle città, e non solo delle persone, a volte fa la forza.