Che abbiano trovato (di nuovo) l’aereo perduto di Amelia Earhart? Questa volta pare che l’interesse sia rivolto al misterioso oggetto di Taraia, il quale potrebbe essere (forse sì, forse no) parte della fusoliera del velivolo. E adesso sta per partire un nuovo team di esperti che si recherà sull’isola di Nikumaroro, nel Pacifico centrale, per stabilire se ci sia correlazione fra l’oggetto e l’aereo.
L’oggetto di Taraia e l’aereo di Amelia Earhart

Della storia dell’aereo di Amelia Earhart ne abbiamo già parlato in precedenza. Lo scorso anno si pensava di aver avvistato il velivolo in fondo al Pacifico, ma esami più dettagliati hanno dimostrato che si era trattato di una falsa speranza.
Ma adesso un nuovo tassello va ad unirsi agli oltre otto decenni di ricerche del velivolo e del corpo della leggendaria aviatrice. Le indagini svolte dall’International Group for Historic Aircraft Recovery (TIGHAR) e dall’Archaeological Legacy Institute, guidato dal Dr. Richard Pettigrew, hanno convinto i ricercatori che quello strano oggetto fotografato in una laguna poco profonda, vicino alla penisola di Taraia e all’isola di Nikumaroro, sia proprio la fusoliera del Lockheed Model 10 Electra dell’aviatrice.
Amelia Earhart e il suo navigatore Fred Noonan erano a bordo del velivolo quando scomparvero nel nulla. L’oggetto in questione, chiamato anche Taraia Object, in realtà fu avvistato per la prima volta nel 1938, poco dopo la scomparsa dell’aereo. Da allora è stato individuato più volte dalle immagini satellitari.

Perché ci si sia decisi a controllare così tardi, non è dato saperlo. Ma adesso, entro fine anno, un team andrà ad analizzare tale oggetto per capire se possa essere parte dell’aereo. Anche perché l’ipotesi è che quella sia la zona in cui Amelia fece atterrare il suo aereo in panne, proprio sulla barriera corallina dell’isola di Nikumaroro.
La teoria parla di un atterraggio di emergenza sull’isola. I due sarebbero sopravvissuti per un po’ in zona, morendo però quando nessuna squadra di soccorso arrivò a salvarli. Il che potrebbe voler dire che i loro resti sono ancora sull’isola.
Effettivamente Nikumaroro si trova a 640 chilometri a sud-est di Howland Island, quindi nel raggio di azione di Amelia dopo quella fatidica partenza il 2 luglio 1937. Per quanto riguarda l’oggetto, divenne maggiormente visibile dopo il 2015, a causa del passaggio di un ciclone tropicale. Poi i sedimenti lo seppellirono lentamente, fino a farlo scomparire dalla vista nel 2024.

In realtà il personale del TIGHAR si è già recato diverse volte sull’isola, anche prima del 2015, ma non ha mai visto il relitto in quanto sepolto nell’acqua torbida sotto uno strato di sedimenti. Anche metal detector e sonar non sono stati d’aiuto perché non si aveva un’idea precisa della sua localizzazione.
Solamente ora, visto che si è ottenuta la posizione esatta, si può andare a scavare l’oggetto Taraia, in modo da poterlo identificare ed esaminare. Questo se il team ALI riuscirà, ovviamente, a ottenere i fondi necessari per il viaggio.