A dare la notizia abbastanza sorprendente è un esperto britannico: su una della carte più importanti dell’Indipendenza Americana c’è la filigrana di Re Giorgio III. Stiamo parlando della Carta dei Diritti della Virginia del 1776, uno dei documenti più importanti nel grande processo di indipendenza degli odierni USA.
Introduciamo ora il nostro protagonista odierno. Si tratta del dottor Ian Christie-Miller, ex ricercatore dell’Università di Londra ed esperto di analisi della carta. Il documento in questione è invece custodito, giustamente direi, in un deposito ultra sicuro presso la Biblioteca del Congresso (LoC) a Washington DC.
Interessante è la considerazione che fa all’Observer: “Il valore della ricerca sulle filigrane è stato ampiamente conosciuto ma ignorato per anni. Le prove sono rimaste lì inosservate fino ad ora“. Sul documento infatti Christie-Miller individua, in filigrana, la corona di Hannover e il simbolo di Re Giorgio III, sovrano di Gran Bretagna e di Irlanda dal 1760 al 1801, per ben 41 anni.
La cosa che fa riflettere e cambiare il punto di vista canonico è che un personaggio del calibro di George Mason non si facesse scrupolo alcuno nell’utilizzare tale carta. Mason fu tra i principali protagonisti della Carta dei Diritti della Virginia e partecipò alla Convenzione di Filadelfia, divenendo uno dei padri costituenti degli USA.
Ma a quanto pare, all’epoca, la necessità divenne virtù. Nonostante si cercasse di rivoltarsi contro quel potere, quella monarchia e quell’impero, si utilizzò, in una curiosa situazione ossimorica, una carta inglese. Con la filigrana reale. Chiaro è che la forma e le convenzionalità poco spazio avevano in situazioni così delicate come questa.
La ribellione armata contro le tasse e l’imperio degli inglesi sfociò nella carta costituzionale USA e portò all’indipendenza delle 13 colonie. Oggi si è svelata un’altra curiosità sul contesto dell’Indipendenza Americana, un evento di portata mondiale che farà da spartiacque per i sommovimenti popolari immediatamente successivi; in Francia ne sanno qualcosa.