Tra Inghilterra e Irlanda le cose non sono mai filate del tutto lisce, si sa. Una delle prime e significative ribellioni fu quella del 1798, che portò agli Act of Unions del 1801. Con tali atti l’Inghilterra e l’Irlanda si unirono nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda. Ma le cose erano tutt’altre che sistemate.
Nell’isola di San Patrizio si crearono due schieramenti diversi e contrapposti. Gli Irish volunteers e gli Ulster volunteers. I primi che lottavano per l’indipendenza ed i secondi invece che erano decisamente unionisti e decisi a sconfiggere ogni forma di opposizione all’Inghilterra.
I sentimenti di contrapposizione trovarono un vettore di canalizzazione durante la prima guerra mondiale, provando a sfruttare la debolezza inglese, in quel momento impegnata al fianco di Francia, Russia e successivamente Stati Uniti. Il 24 aprile 1916 scoppiò a Dublino una grande rivolta, passata alla storia come Rivolta di Pasqua. In 5 giorni le truppe inglesi sedarono però la rivolta.
La situazione precipitò nuovamente due anni dopo, nel 1918, con la Conscription crisis. L’esercito inglese, in difficoltà durante la guerra e a corto di uomini, costrinse molti irlandesi ad arruolarsi, spesso contro la loro volontà. Il partito irlandese Sinn Féin, di stampo nazionalista, cominciò ad aumentare i propri consensi.
Tra il 1919 ed il 1921 iniziò la guerra d’indipendenza irlandese. Tristamente nota in questo conflitto fu la domenica di sangue, passata alla storia come Bloody Sunday. Era domenica 21 novembre 1920 e gli ufficiali inglesi aprirono il fuoco sui civili e causarono diversi morti fra gli irlandesi. L’anno seguente, per allentare le tensioni, il governo inglese approvò il decreto di spartizione dell’Irlanda, l’Irlanda del nord, con capitale Belfast, con chiare tendenze unioniste, e quella del sud, con capitale Dublino, indipendentista.
Gli scontri continuarono ancora a lungo, con l’IRA, ovvero l’Irish Republican Army, che infuocava gli animi con diversi attentati e scene di guerriglia. Si dovette attendere il 1948 per l’uscita ufficiale dell’Irlanda dal Commonwealth e la fine di ogni legame tra le due nazioni.