Nel 1962, nel Mar Mediterraneo, ci fu uno storico incontro navale. La nave scuola Amerigo Vespucci incrociò la traiettoria della portaerei americana USS Indipendence. Quest’ultima era stata da poco varata, mentre la nave italiana lo era dal 1931 e da quella data il veliero era una scuola mobile per la marina italiana.
Nel celebre incontro la portaerei mandò un segnale luminoso e chiese: “Chi siete?”. La risposta fu breve e concisa: “Nave scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana”. L’ultima parola della breve conversazione navale è iconica. Gli americani risposero: “Siete la nave più bella del mondo”.
Questo breve siparietto è una bellissima testimonianza di rispetto e di riconoscimento artistico. La nave è davvero bellissima e, dal 1931, riceve costantemente omaggi e riconoscimento di tale splendore.
Le regole di navigazione prevedono ad esempio che, in caso di traffico marittimo, i transatlantici abbiano sempre la precedenza. Diverse volte capitò che, di fronte al veliero scuola, portaerei e navi molto più grosse si arrestassero, ammirassero lo splendore dell’imbarcazione e le dessero la precedenza.
Dopo 3 suonate di sirena, cordiale saluto navale, l’Amerigo Vespucci otteneva sempre la precedenza. Un’altra perla di bellezza sono i motti legati storicamente alla nave. Il primo, ormai superato, recitava “Per la patria e per il re”. Un altro motto era “Saldi nella furia dei venti e degli eventi”. Infine, quello odierno, molto bello anch’esso, recita: “Non chi comincia, ma quel che persevera”.
Insomma non c’è che da andare fieri della bellezza cantieristica ed ingegneristica nostrana. La stupefacente nave raccoglie consensi e continua ad addestrare i futuri marinai del nostro esercito. Un bel esempio di arte italiana e del buon gusto della Penisola. Infine, una chiosa curiosa. La nave ha anche una gemella che fu ceduta ai russi come risarcimento dopo la Seconda Guerra Mondiale.