Emergono interessanti dati dagli ultimi scavi archeologici in Nord America, nella regione dei Grandi Laghi e riguardano le perle di vetro. Si tratta di un elemento importante del commercio degli indigeni del luogo con i colonizzatori e, soprattutto, con la Confederazione Wendat, con sede nell’Ontario meridionale almeno fino al 1650.
Alcuni esponenti della Confederazione Wendat si stabilirono infatti nella zona dei Grandi Laghi e qui avviarono dei proficui scambi con gli europei. Le perline di vetro costituiscono uno dei fulcri principali di tale tipo di commercio. Ma il dato estremamente interessante è che si trattò, presumibilmente, di uno dei primi scambi transatlantici.
I colonizzatori occuparono infatti la regione in questione intorno al 1670, ma prima i rapporti commerciali erano molto buoni. Per dimostrare l’importanza del ritrovamento, due studiosi, Heather Walder e Alicia L. Hawkins, rispettivamente delle Università del Wisconsin-La Crosse e Toronto Mississauga, hanno esaminato oltre 1.000 reperti.
Si tratta di manufatti del XVII secolo, chiaramente in vetro, che rilasciano importanti informazioni. Questo anche grazie all’approccio eclettico avuto dal dottor Walder, come testimonia egli stesso. Lo studioso dice: “Invece di trattare le perle semplicemente come indicatori cronologici, affrontiamo il loro significato sociale per rispondere a domande sull’interazione, lo scambio e le relazioni a livello di comunità tra i popoli indigeni“.
L’elemento sicuramente più interessante è che, da quanto emerge dai vari scavi, i Wendat commerciavano con popolazioni americane indigene site a centinaia di km di distanza. L’incrocio dei dati dei vari siti archeologici rivela infatti la fonte comune dei vari reperti e, dunque, il commercio che avveniva fra le varie popolazioni.
Quindi, i prodotti di esportazione dei colonizzatori europei raggiunsero territori ben al di là di quelli colonizzati. Gli scavi in questione sono situati infatti centinaia di km più avanti rispetto alle regioni occupate inizialmente dai colonizzatori. Quindi gli indigeni influenzavano la produzione europea poiché variavano il colore di perle acquistate in base alle preferenze degli altri popoli con cui commerciavano. Interconnessioni che non ti aspetti!