Ivan il Terribile, così soprannominato dal suo contemporaneo Enrico VIII d’Inghilterra, fu il primo ”Zar di tutte le Russie”. Egli cambiò radicalmente la Russia che da uno stato ereditario delle consuetudini medievali qual era divenne una delle potenze più grandi d’Europa. Nel corso dei suoi 54 anni ebbe 8 (o 7) mogli e 8 figli. Il rapporto sia con le prime che con i secondi era tutt’altro che sereno, tanto che uccise uno dei suoi figli, l’omonimo Ivan, dopo avene picchiato la moglie causandole un aborto spontaneo. Il motivo, a quanto pare, era l’abito troppo succinto della donna, ritenuto inappropriato dallo zar.
La prima moglie dello zar si chiamava Anastasia. Con questa ebbe 6 figli, 2 maschi e 4 femmine, le quali morirono tutte in giovane età. Anche Anastasia venne a mancare all’età di 28/30 anni e secondo alcuni studi è morta per avvelenamento da mercurio. Questo elemento, infatti, era in grandi quantità nelle sue ossa da parte degli archeologi. Secondo Ivan furono i boiardi ad avvelenarla, ma la realtà è che potrebbero essere stati anche i cosmetici, spesso ricchi di mercurio.
Maria fu la seconda moglie del Terribile. La descrivono come diabolica e vendicativa, inadatta sia alla vita da zarina moscovita sia a fare da matrigna a Ivan e Feodor, figli di Anastasia. Con lei lo zar ebbe un figlio, anche lui morto in giovane età. La leggenda narra che fu Ivan stesso ad avvelenarla, dopo essersi pentito di averla sposata, ma la colpa ricadde comunque sui boiardi (come la prima volta).
Ivan sposò la sua terza moglie, Marfa Vasilevna Sobakina, nel 1571. Questo fu il matrimonio più breve. Ella, infatti, dopo 16 giorni e all’età di 19 anni, fu avvelenata e il mandante dell’omicidio è ancora sconosciuto. Secondo le leggi della Chiesa Ortodossa Russa il primo matrimonio è legge, il secondo una concessione straordinaria, il terzo una violazione della legge e il quarto è ”vietato e improprio”. Tuttavia, Ivan usò la scusa di non aver consumato il matrimonio con la precedente per sposare Anna Aleksejevna Koltovskaya (la quarta), senza la benedizione della chiesa. Anche questa unione non durò molto: dopo due anni Anna venne ripudiata e mandata in convento a causa della sua infertilità. Diventerà ”Santa Daria” per la Chiesa Ortodossa.
L’anno successivo Ivan sposò Vasilchikova. Ormai era il suo quinto matrimonio, per cui anche questo senza la benedizione della Chiesa Ortodossa. La donna fece una fine simile alla precedente e morì qualche anno dopo aver raggiunto il convento, tra il 1576 e il 1577.
La sesta moglie è forse la più famosa tra queste. Si tratta di Vasilisa Melentyeva, vedova del principe Melentiy Ivanovich. Ella si dice fosse concubina e non moglie dello zar. Vasilisa aveva una relazione segreta con il principe Devletev e non appena il sovrano lo scoprì, fece condannare a morte lui davanti agli occhi dell’amante. Lei morì poco dopo per cause ignote.
Della settima in realtà si sa ben poco. Sembra che lo zar l’abbia uccisa la notte prima delle nozze. Nel 1581, quando ormai quest’ultimo aveva 51 anni, sposò la sua ottava e ultima moglie, Maria Nagaya. Nel 1582 nacque Dimity e poco dopo Ivan morì, nel 1584. La vedova insieme al figlio e ai suoi fratelli vennero spediti in esilio a Uglich, dove Dimity morì in circostanze misteriose all’età di 8 anni.